Como-Lecco, tre anni per entrare nel presente

L’avvio dei lavori sulla linea ferroviaria è previsto per l’inizio del 2025 e la conclusione dell’elettrificazione entro il 30 giugno 2026

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di Roberto Canali

Ancora tre anni e mezzo di pazienza, poi le quotidiane peripezie dei viaggiatori della Como-Lecco dovrebbero finalmente avere termine. Il condizionale è d’obbligo quando c’è di mezzo la ferrovia che collega i due capoluoghi di provincia, da tempo fanalino di coda tra le linee lombarde. Questo mese i pendolari hanno ricevuto il bonus per i ritardi che hanno interessato la linea nel mese di settembre, ma a ottobre e novembre le cose non sono andate meglio. "Purtroppo siamo risultati al secondo posto nella classifica della inaffidabilità – spiega Giovanni Galimberti, portavoce dei pendolari della Como-Lecco - lo standard minimo previsto è del 5% e il dato indica invece 7,89%. Dovrebbe far riflettere il fatto che risulti inaffidabile il servizio erogato su una linea di soli 42 chilometri, con solo 23 corse al giorno, chiusa nei festivi e libera dal traffico merci. Purtroppo ritardi e cancellazioni continuano a essere all’ordine del giorno". Nei giorni scorsi affermazioni del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sui ritardi nella realizzazione delle opere del Pnrr e la necessità di rivedere le priorità hanno fatto temere il peggio, tanto da spingere il consigliere regionale Raffaele Erba, del M5s, a presentare un’interrogazione per conoscere lo stato di avanzamento del progetto. "Dopo mesi abbiamo una dichiarazione di Regione Lombardia che mette nero su bianco su quello che dovrà essere l’avanzamento lavori e che pone le seguenti tappe: la progettazione dovrebbe concludersi entro aprile 2023, poi si potranno avviare verifiche progettuali. L’avvio dei lavori è previsto per l’inizio del 2025 e la conclusione dell’elettrificazione entro il 30 giugno 2026. Il costo è pari a circa 80 milioni – spiega Erba - A fronte di queste parole abbiamo rinnovato la nostra esortazione a rispettare i tempi e a non disperdere le preziose risorse che con tanta fatica l’ex Presidente Conte ha ottenuto dall’Europa. Ora non ci sono più scuse, il Ministero delle Infrastrutture e Regione Lombardia sono entrambi espressione della stessa maggioranza, L’elettrificazione della linea ferroviaria Como-Molteno-Lecco è un’opportunità troppo grande per il nostro territorio anche per il turismo".