Sondrio, alpeggi isolati dalla frana di Gallivaggio

Coldiretti mobilitata, serve una rapida soluzione

Problemi per gli alpeggi causa frana

Problemi per gli alpeggi causa frana

San Giacomo Filippo (Sondrio), 31 maggio 2018 - Almeno 60 alpeggi, di cui 18 con caseifici, per un totale di oltre tremila ettari di pascoli inaccessibili agli agricoltori e ai loro animali dal versante italiano a causa della frana di Gallivaggio. Lo rende noto la Coldiretti Lombardia che ha già mobilitato i propri tecnici sul territorio per monitorare la situazione e trovare una rapida soluzione in vista dell’avvicinarsi della stagione estiva e della transumanza. Negli alpeggi – precisa la Coldiretti regionale – si trovano già alcune greggi di pecore e capre, ma durante l’estate questi pascoli sono presidiati da una trentina di agricoltori e popolati anche da circa duemila tra mucche e vitelli. La porzione di montagna che si è staccata – spiega la Coldiretti regionale – ha reso inagibile un pezzo della strada statale 36 dello Spluga nel territorio comunale di San Giacomo Filippo (Sondrio), tra Castagneto e Lirone, un tratto in parte già chiuso per motivi di sicurezza. I movimenti della frana, infatti, erano monitorati dalle autorità competenti. I detriti che si sono riversati sulla carreggiata – continua la Coldiretti – impediscono il passaggio verso gli alpeggi della Valle Spluga e della Val di Lei, costringendo i malgari a trovare una viabilità alternativa. “Bisogna fare in fretta – spiega Silvia Marchesini, presidente di Coldiretti Sondrio – Tra una quindicina di giorni si apre la stagione della transumanza e gli alpeggi diventano indispensabili. Siamo in stretto contatto con le autorità per vagliare tutte le alternative possibili: mentre procedono le verifiche e le operazioni di ripristino dell’area, è necessario arrivare subito a una soluzione anche attraverso misure e risorse straordinarie, per permettere agli agricoltori di continuare la loro attività e il presidio del territorio”. In Lombardia – continua la Coldiretti regionale – i Comuni a rischio frane e/o alluvione sono il 76% mentre oltre 325mila persone si trovano in zone soggette a un potenziale pericolo idrogeologico. Sono invece circa 600 gli alpeggi con oltre 800 malghe, la maggior parte delle quali concentrate in provincia di Sondrio (37%), Brescia (30%), Bergamo (24%), Como (8%), Lecco (8%), ma presenti anche nel Pavese.