“La Coccinella”, a Sondrio sono confermate le novità

L’esternalizzazione del servizio all’asilo nido suscita critiche dalle famiglie dei bimbi , la maggioranza comunale fa da garante sulla qualità

Novità in vista per l’asilo nido comunale “La Coccinella” che sollevano polemiche

Novità in vista per l’asilo nido comunale “La Coccinella” che sollevano polemiche

Sondrio, 22 febbraio 2020 - L’Amministrazione comunale difende la scelta di esternalizzare il servizio dell’asilo nido “La Coccinella”, ma i genitori sperano ancora che non si tratti di una decisione definitiva. "Siamo giunti a questa decisione dopo aver attentamente valutato la situazione - sottolinea l’assessore all’Istruzione, Marcella Fratta -, crediamo rappresenti la migliore soluzione, sia per la qualità che per la sostenibilità economica e organizzativa del servizio, nell’interesse dei bimbi e delle famiglie. Il primo impegno sarà di attuare un attento monitoraggio nei due anni di sperimentazione, e particolarmente nella fase dell’avviamento, allo scopo di verificare che i parametri indicati vengano rispettati. La Coccinella, ne siamo certi, continuerà a garantire la qualità del servizio che negli anni è stata apprezzata dai genitori degli iscritti. Una fiducia nella struttura e nel personale che non è mai venuta meno e che è stata confermata soltanto pochi giorni fa in occasione dell’open day al quale hanno partecipato ben 22 famiglie". Dal Comune c’è la volontà di attuare una migliore gestione del personale assicurando il benessere dei bimbi attraverso un aumento dell’organico che l’ente, stante la normativa vigente, non si potrebbe permettere. Dopo l’uscita di due educatrici alla fine del 2019, delle 10 assunte a tempo indeterminato una è in maternità, una in aspettativa e un’altra andrà in pensione a settembre.

Alle 4 supplenti a tempo determinato se ne dovrà aggiungere almeno un’altra, che comunque non riuscirebbe a coprire le assenze per malattia e problemi personali che superano il 22%. "Si tratta di problematiche presenti da anni e in qualche modo contenute che dovevano essere affrontate e risolte in maniera definitiva - spiega l’assessore al Bilancio, Ivan Munarini -, allo scopo di garantire il pieno organico nell’interesse dei circa 70 bambini che frequentano il nido. Purtroppo il Comune, come altre amministrazioni, ha vincoli di spesa per l’assunzione di figure a tempo determinato. Da qui la scelta di esternalizzare il servizio mantenendone il pieno controllo e fissando rigidi parametri nel bando, a cominciare dal punteggio assegnato alla qualità del servizio, 80 su 100, e prevedendo una fase di sperimentazione per due anni educativi con valutazione dei risultati". Una decisione che continua, però, a vedere fortemente contrari sia la minoranza in Consiglio che le famiglie. Oggi alle 10 mamme e papà di bimbi che hanno frequentato e frequentano il nido si ritroveranno davanti al Comune per una sorta di sit-in di protesta; poi verranno ricevuti dall’assessore Fratta per un confronto.