Clochard ucraino incubo dei commercianti resta in carcere

Nei giorni scorsi aveva aggredito un barista e i poliziotti. Deve già scontare due anni

Resta in cella e probabilmente non ne uscirà almeno per i prossimi 24 mesi il clochard ucraino di 50 anni che era diventato l’incubo dei commercianti, dei passanti e dei turisti del centro di Lecco.

Il senzatetto è stato arrestato martedì scorso dai poliziotti della Volante dopo aver aggredito un barista a colpi di sedia e alcuni agenti intervenuti per fermarlo: in attesa del processo, il giudice per lui ha deciso la custodia cautelare in carcere perché ritenuto pericoloso.

Nel frattempo è stato inoltre pure condannato in via definitiva ad oltre 2 anni di reclusione per altri episodi simili: aveva domandato tramite il suo legale l’affidamento in prova agli assistenti sociali e di poter svolgere lavori socialmente utili, ma i magistrati del tribunale di Sorveglianza di Milano hanno cassato l’istanza. Mentre già si trovava a Pescarenico, nei giorni scorsi gli è stato così notificato pure il conseguente ordine di carcerazione per scontare la pena del verdetto definitivo ad oltre 24 mesi di reclusione, a cui potrebbero presto aggiungersene altri per gli altri processi e procedimenti penali ancora in corso. Il 50enne, che si era stabilito sotto i portici di piazza XX Settembre a Lecco, soffre di dipendenza dall’alcol e ha sempre rifiutato percorsi di sostegno. D.D.S.