Ciclostazione, è taglio del nastro

Soluzioni di mobilità sostenibile e connessioni tra zone montane tra Valtellina e Valposchiavo

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di Fulvio D’Eri

Inaugurata a Sondrio la ciclostazione nell’ottica di una visione più ampia di una stretta collaborazione tra la Valtellina e la Valposchiavo. Soluzioni di mobilità sostenibile, connessioni tra zone montane da una parte all’altra del confine per un nuovo modello di sviluppo in grado di accrescere la competitività dei territori. Valtellina e Valposchiavo unite dal progetto Interreg Liveliness, acronimo di Living lab per la mobilità transfrontaliera sostenibile inclusiva, guardano a un futuro verde e sostenibile, a nuove opportunità per i residenti e al miglioramento dell’offerta turistica. Concetti ribaditi iera mattina a Sondrio, nel corso della cerimonia di inaugurazione della ciclostazione, una delle azioni previste dal progetto transfrontaliero. Alla presenza dei rappresentanti dei capifila italiano, il Comune di Sondrio, e svizzero, Repower, e degli altri partner, la Comunità Montana Valtellina di Sondrio, la società "E-Vai", il Politecnico di Milano, la Fondazione Politecnico di Milano, Anci Lombardia e la Regione Bernina, il taglio del nastro della struttura aperta di fronte alla stazione ferroviaria del capoluogo valtellinese. La ciclostazione, per la sua ubicazione e per i servizi che offre, è stata concepita per incentivare la mobilità dolce in città, attraverso la rete ciclabile che collega le diverse zone, sviluppando connessioni con gli itinerari turistici lungo il Sentiero Valtellina, a sud, e verso la Valmalenco, a nord, con il Sentiero Rusca. La finalità è duplice: offrire uno spazio sicuro e controllato in cui lasciare la propria bici per tutto il tempo richiesto, poche ore o l’intera giornata, anche con la comodità di un’officina per piccole manutenzioni e fornire un servizio di noleggio di e-bike. "Grazie a Liveliness - ha detto il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini - abbiamo realizzato in tempi brevi un’idea che ci stava particolarmente a cuore: la ciclostazione come emblema di una città che si trasforma, vivibile per i residenti, accogliente per i turisti". Un partenariato di alto livello che ha lavorato mettendo in comune professionalità ed esperienze per definire un progetto di ampio respiro, semplice nelle proposte ma dirompente nei suoi effetti. "Sostenibilità e condivisione sono due concetti che ci stanno particolarmente a cuore e che grazie a Liveliness e alle relazioni che da questo progetto sono nate, possiamo ora concretizzare, introducendo un evidente valore aggiunto per le nostre valli periferiche" – ha detto Paolo Raselli, responsabile del progetto per Repower.