Chiavenna, il rianimatore non c’è: muore a 14 anni

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Elisoccorso

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Chiavenna, 24 ottobre 2018 - Morire a soli 14 anni per un problema cardiaco che, a quanto pare, si portava dietro da tempo, ma senza aver ricevuto un soccorso tempestivo a causa della mancanza, a Chiavenna, da circa due anni del mezzo di soccorso avanzato.

È successo domenica pomeriggio, sfortunata protagonista di questa storia una giovanissima turista svizzera di Zuoz, in Engadina, che si trovava in Valchiavenna con i genitori e la sorella per una gita fuori porta. Attorno alle 14 è arrivata la richiesta di soccorso: la 14enne si è sentita male e si è accasciata a terra, nei pressi dell’ex distributore di benzina Tamoil lungo la strada statale 37 del Maloja, a poche decine di metri dall’ospedale della Città del Mera. La ragazzina, che pare avesse un problema cardiaco, è subito andata in arresto cardiocircolatorio, e da lì è cominciata l’agonia, con mezzi di soccorso che sono sì arrivati e celermente, ma non attrezzati per tentare di rianimare in maniera incisiva la sfortunata giovane turista. In pochi minuti, infatti, sul posto è giunto il mezzo di soccorso di base della Croce rossa valchiavennasca, e il personale, resosi conto della gravità della situazione, ha chiesto rinforzi alla Centrale operativa del 118 di Bergamo. Dopo poco è arrivato anche il mezzo avanzato 1, che si trova nel vicino ospedale cittadino, con a bordo un infermiere specializzato che ha fatto tutto il possibile per rianimare la ragazzina, con il suo debole cuore che, a sprazzi, ricominciava a battere per poi fermarsi di nuovo. E nonostante la celerità nell’intervento dell’eliambulanza decollata dalla base di Como (quella sondriese era già impegnata), ci sono voluti circa 40 minuti da quando la 14enne si è sentita male perché a soccorrerla giungesse un medico rianimatore.  Caricata sull’elicottero del 118, la ragazzino è spirata prima dell’arrivo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

La vicenda ha creato grande sconcerto e in tanti, anche attraverso i social network, si domandano: se ci fosse stato il mezzo di soccorso avanzato con medico a bordo a Chiavenna la giovanissima turista si sarebbe potuta salvare? «Ecco ciò che mai e poi mai avremmo voluto e dovuto sentire – commenta Alessia Triulzi sulla pagina «Insieme per l’ospedale di Chiavenna» -. Da prima della decisione di togliere il mezzo di soccorso avanzato avvenuta due anni fa, avevamo provveduto ad inviare scritti alle Amministrazioni. Nessuno alzò un dito. Il mezzo di soccorso avanzato a Chiavenna non andava tolto allora e va ripristinato subito».