Chiavenna, i tifosi dell’hockey protestano: il campo non è ancora pronto

La polemica è partita con un post su Facebook. Ma la società si dissocia

Hockey Chiavenna

Hockey Chiavenna

Chiavenna, 18 ottobre 2019 -  Ghiaccio bollente a Chiavenna ma da domenica tutto sarà risolto e, finalmente, potrà partire in maniera piena e completa la stagione dell’hockey. La polemica corre sul ghiaccio e ad innescarla sono stati i tifosi più accesi dell’HC Chiavenna, quelli che ogni partita seguono la squadra in maniera molto calorosa. Una vera tifoseria, la più «caliente» e pittoresca dell’intero sport valtellinese. 

Con un post apparso martedì sulla loro pagina FB «HCCA84 Chiavenna» i tifosi hanno manifestato dissenso verso la considerazione, scarsa a loro dire, di amministratori e quanti altri verso il mondo dell’hockey «… a quanto pare a Chiavenna esistono sport di serie A e di serie B. A quando pare a Chiavenna i soldi è meglio spenderli nel calcio… perché c’è la possibilità di andare in serie A, oppure per il basket (stadio dichiarato inagibile fino a fine campionato ma l’amministrazione sta già provvedendo a risolvere la situazione)».

Ecco che poi i tifosi entrano nel vivo. «A quanto pare a qualcuno diamo fastidio… e infatti hanno deciso di tardare il più possibile la realizzazione del ghiaccio e tutti i lavori di miglioria che devono essere effettuati allo stadio del ghiaccio per le Paraolimpiadi (le Olimpiadi dei sordi che si giocheranno in tutta la Valle ndr)». Fra le altre cose… «Noi continueremo a ribellarci davanti a queste palesi discriminazioni, ci si nasconde (per quel che riguarda il ghiaccio, ndr) dietro ad un «Ma è caldo» o «Il ghiaccio costa» già da troppo tempo». E infine «Il centro è mal gestito, la struttura vecchia, la piscina va rifatta e il termovalorizzatore che doveva riscaldare le scuole di Chiavenna è lì dimenticato da tutti… Le Olimpiadi si avvicinano e dappertutto arrivano soldi per migliorie e per costruire».

La società Hc Chiavenna, per bocca del presidente Enzo Bonazzola, si dissocia da queste proteste. «Non accetto assolutamente questa tesi, espressa dai tifosi – dice  -, le amministrazioni possono anche sbagliare, ma non c’è nessun pregiudizio nei confronti dell’hockey su ghiaccio. In passato e nel presente le amministrazioni hanno operato anche in favore del nostro movimento ed è grazie anche a loro che riusciamo ad avere un movimento hockeistico così importante, a far giocare i giovani… Noi come società ci stiamo impegnando parecchio a 360° per lo sviluppo di questa disciplina. Se devo lamentarmi di qualcosa vado nelle sedi opportune, ma non mi lamenterò mai sui social. Noi siamo in accordo con l’amministrazione…». Domenica 20, mentre la prima squadra sarà impegna a Milano in un incontro di Division 1 della Italian Hockey League, finalmente ci sarà il ghiaccio al palazzetto e quindi la squadra potrà allenarsi e giocare le partite casalinghe nel «suo» impianto. Certo è che qualche disagio c’è, non avendo il ghiaccio a disposizione fino al 20 ottobre? «Beh, questo sì, pensate che i ragazzi hanno dovuto andare ad allenarsi a Milano alle 11 di sera e che quindi sono tornati sempre a casa alle 2 di notte. Ma dalla prossima settimana tutto torna alla normalità….».