Chiavenna, coscritti puniti: cancellate le gite

I ragazzi avevano creato caos all'istituto da Vinci di Chiavenna

I fumogeni al da Vinci

I fumogeni al da Vinci

Chiavenna, 27 novembre 2019 - Nessuna gita per tutte le classi quinte dell’Istituto d’istruzione superiore Leonardo da Vinci. La decisione è stata presa dal Collegio docenti. Un provvedimento che ha tutta l’aria di essere una punizione nei confronti degli studenti, in seguito ai disordini causati, di fronte alla sede scolastica, dai ragazzi impegnati con i festeggiamenti della coscrizione. Una decisione che, stando alle parole del preside dell’istituto, Salvatore La Vecchia, non ha portato alle proteste dei ragazzi coinvolti: «Gli studenti se lo aspettavano. Sono venuti semplicemente da me per fare chiarezza sulla questione. Hanno accettato la decisione del Collegio docenti. Come alternativa alla gita (si tratta, tra l’altro, di una proposta arrivata dagli stessi ragazzi delle quinte), potranno svolgere nel corso dell’anno altri tipi di attività, come ad esempio delle visite guidate che abbiano la durata di un solo giorno». 

In occasione dei tradizionali festeggiamenti che ogni anno interessano i neo-diciottenni, i coscritti della Valchiavenna del 2001 si sono resi protagonisti di una serie di disordini anche di fronte al Leonardo da Vinci. Durante l’uscita da scuola da parte degli alunni dell’istituto i ragazzi, esaltati molto probabilmente dall’alcol, avevano cominciato a lanciare farina contro i malcapitati studenti. Accompagnando il tutto con l’accensione di alcuni fumogeni ed al lancio di petardi ed oggetti contro la struttura scolastica. Durante quello che per molti è sembrato come un vero e proprio assalto, una ragazza di 16 anni, nel tentativo di sfuggire ai disordini, sarebbe inciampata e, cadendo, avrebbe riportato qualche lieve ferita. Sulla vicenda era intervenuto, a ventiquattr’ore dalla conclusione dei festeggiamenti, anche il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio, Fabio Molinari, che aveva definito con una nota «Inaccettabile che un evento che nasce da uno spirito ludico e che, soprattutto, ha il valore simbolico di segnare il passaggio dei giovani dall’adolescenza all’età adulta, si trasformi in una rissa di piazza».