Chiavenna, addio ai cedri del Libano in viale Maloggia

Il vicesindaco Trussoni: "Le potature non servivano. Erano pericolosi"

Il vicesindaco di Chiavenna, Davide Trussoni

Il vicesindaco di Chiavenna, Davide Trussoni

Chioavenna, 12 dicembre 2019 - Chiavenna dice addio ad un pezzo della sua storia. Sono iniziati lunedì scorso i lavori di taglio degli ultimi cedri del Libano di viale Maloggia, storico viale della città del Mera. Ultimo lotto di una serie di interventi iniziati già diversi anni fa. «Una questione legata principalmente alla sicurezza - spiega il vicesindaco, Davide Trussoni – queste piante sono soggette ad un particolare tipo di fungo che ne causa il deterioramento col passare degli anni. Quando invecchiano, poi, aumenta anche il rischio che si spezzino dei rami, anche di dimensioni notevoli, perché sollecitati dal forte vento oppure da grandi quantitativi di neve». 

Già l’anno scorso, a seguito di alcune forti nevicate, numerosi rami erano caduti al suolo, incontrando sulla propria strada anche diverse automobili parcheggiate direttamente al di sotto delle piante. Fortunatamente non si erano registrati danni alle persone. La decisione non è stata colta con grande favore dalla popolazione che, soprattutto sui social, esprime i propri dubbi a riguardo. Come Maria che si meraviglia «che di questi tempi, in cui non si fa altro che parlare dell’importanza degli alberi, si facciano questi scempi».

Ma c’è anche chi, più semplicemente, si chiede se un’opera di manutenzione mirata avesse potuto salvare gli amati cedri. Trussoni spiega come, sfortunatamente, il taglio fosse inevitabile: «Sono piante che hanno un accrescimento molto rapido – continua – Le potature mirate non sarebbero state efficaci a limitarne il deterioramento. La vicinanza con i fabbricati ha fatto sì che si sviluppassero con una pendenza verso il centro della strada. Altro fattore che le ha rese meno stabili».  Giovanni Meron