Chiavenna, spari all'autovelox di via Volta: la minoranza attacca la Giunta

L'opposizione: "Progetto mal gestito". Il sindaco Della Bitta: "Ho subito minacce via social"

La Giunta di Chiavenna

La Giunta di Chiavenna

Chiavenna (Sondrio), 2 novembre 2019 - Mentre le forze dell’ordine indagano per dare un volto ed un nome al vandalo che, nella serata di mercoledì, ha sparato sull’autovelox di via Volta a Chiavenna, ci sono anche cittadini che non condannano il gesto, anzi. Non sono infatti mancati i commenti, soprattutto sui social, di numerosi residenti che si sono complimentati con il probabile cacciatore – l’arma utilizzata per distruggere il rilevatore di velocità, infatti, parrebbe essere un fucile a pallini, utilizzato solitamente nell’arte venatoria. Sta di fatto che si tratta di un reato, di un danneggiamento di un impianto per dissuadere chi pigia troppo sull’acceleratore.

«Non l’eroe che meritavamo, ma l’eroe di cui avevamo bisogno», commenta Gianmaria mentre Luigi gli fa eco: «Quelle sono macchine rapina soldi legalizzate». Ad accusare gli autovelox di essere impiegati unicamente per rimpinguare i bilanci delle amministrazioni anche Stefano, che sottolinea: «Vengono posizionati nei punti strategici solo per fare cassa, a loro non interessa limitare la velocità». Logicamente sono posizioni di singoli che ci limitiamo a riportare, ma che vanno contro il rispetto del bene pubblico pagato con i soldi di tutti. A creare tanto malcontento l’elevatissimo numero di multe – alcune delle quali salatissime - emesse, da agosto a oggi, dal rilevatore elettronico di velocità. Il limite massimo è stato fissato a 50 chilometri orari e l’amministrazione, per sottolineare lo scopo educativo e non punitivo dell’autovelox, ha provveduto ad informare gli automobilisti del limite di velocità vigente tramite l’apposizione di numerosa segnaletica, sia orizzontale sia verticale.

A causa dell’elevato numero di sanzioni emesse, però, le multe – nel frattempo accumulatesi - sono state recapitate a distanza di alcuni mesi dalla rilevazione dell’infrazione al codice della strada ma, come ha avuto modo di dichiarare nei giorni il sindaco di Chiavenna, Luca Della Bitta «la situazione stava andando verso la normalità, il numero di multe era in netto calo così come la velocità dei veicoli in transito». Intanto, la minoranza consiliare «Ho a cuore Chiavenna», pur rimarcando la propria posizione in merito all’autovelox di Via Volta – questione «mal gestita sotto molti aspetti» secondo i consiglieri dell’opposizione comunale - ha preso le distanze dal gesto criminale «condannando fermamente ogni atto di vandalismo». Mentre l’amministrazione della Città del Mera ha già preso contatti con la ditta per la sostituzione dell’autovelox danneggiato – il costo probabile per la nuova apparecchiatura si aggirerà attorno ai 50mila euro – un nuovo rilevatore di velocità è stato posizionato sulla statale 38, tra Cosio Valtellino e Cercino, al chilometro 8. Il nuovo autovelox – per ora non ancora operativo – è stato posizionato lungo la Statale 38 mentre un altro, a breve, verrà posizionato in posizione speculare al primo, sull’opposta corsia di transito e, una volta istallato, sarà possibile effettuare rilievi della velocità ed emettere sanzioni nei confronti dei veicoli “colpevoli“ di eccedere i limiti, fissati a 90 chilometri orari.  Il progetto autovelox sulla tangenziale di Morbegno era partito dopo un grave incidente costato la vita a sei persone.  A palazzo Muzio sedeva l’allora prefetto Giuseppe Mario Scalia, che aveva firmato il decreto per la posa delle colonnine blu. E in serata il sindaco Della Bitta ha denunciato dal Web di essere stato minacciato, tramite social, per la questione di via Volta: «Non ho paura - ha detto - procederò nelle sedi opportune. Le regole e le istituzioni si difendono e si rispettano. E chi ha sbagliato paga».