Sondrio, allevò un cucciolo di cervo, ora sequestrato: "Lotterò perché torni da me"

Chiesa in Valmalenco, non si rassegna il cavatore che trovò l'animale nel bosco quando era un cucciolo e a cui poi è stato portato via: "Ho le carte in mano e sto spendendo soldi"

Il cavatore Giovanni Del Zoppo “papà adottivo“ di Bambi prima del sequestro

Il cavatore Giovanni Del Zoppo “papà adottivo“ di Bambi prima del sequestro

Il tecnico provinciale della gestione degli ungulati, in Valtellina, il settantenne Luciano Rossi di Ardenno, ha affermato ieri, sulle colonne de “Il Giorno“, che la "restituzione di Bambi all’operaio della Valmalenco che per due anni, in violazione a quanto prevede la legge, ha tenuto con le capre nella sua casa l’ungulato, non può avvenire. L’animale, da quando è stato sequestrato dagli agenti della Polizia Provinciale di Sondrio, si trova in custodia nell’azienda agricola annessa all’agriturismo di Dazio di Fulvio Baraiolo, in spazi idonei e adeguamente seguito e nutrito.

Se avvenisse la restituzione, rappresenterebbe un pericoloso precedente. Tutti, allora, dal prossimo mese di giugno, si sentirebbero autorizzati a perlustrare i boschi per portarsi a casa un Bambi da esibire in giardino agli amici. E così verrebbero commessi danni alla fauna e, inoltre, non sarebbe rispettata la legge che lo vieta in modo assoluto".

Ma cosa ne pensa il "papà adottivo", Giovanni Del Zoppo di Chiesa in Valmalenco, operaio in una cava del territorio malenco che, per due anni, ha allevato il cucciolo di cervo, poi divenuto adulto, una volta prelevatolo nel bosco? Da quando quella mattina sono arrivati a casa gli agenti del comandante Gianluca Cristini, con il veterinario che ha provveduto alla sedazione dell’ungulato, per poi portarlo a Dazio, dove Baraiolo già si prendeva cura di due cervi maschi, quattro femmine, una cinquantina di daini, cavalli, asini e pecore, ha sempre ritenuto che il trasferimento fosse provvisorio, in attesa di ritornarne in possesso, una volta create le condizioni ideali per ospitare il suo adorato Bambi.

«Ma chi è Rossi? Chi lo conosce? – si domanda Giovanni Del Zoppo –. Io non so chi sia. Il mio Bambi le assicuro che lo riporto a casa mia, dove riprenderà a vivere al meglio e in salute. Ho già speso circa 9mila euro per realizzare il recinto che lo ospiterà in futuro qui, vicino a casa mia. Al momento ho acquistato pali e reti. Ma non basta. Servono altri soldi...".

E i tempi che prevede per riabbracciarlo? "A questa domanda non sono in grado di rispondere. Perché alla struttura che lo accoglierà ci lavoro soltanto nei fine settimana, il sabato e la domenica, quando non sono in cava. Ma lei crede che spenderei tanti soldi e mi darei da fare così tanto, se non avessi la certezza di un suo ritorno? Ho in mano le carte firmate del presidente Moretti. Prima devo ultimare i lavori. Chissà, forse per Natale ci sarà finalmente il suo ritorno a casa. Io intanto vado a trovarlo a Dazio, per non fargli sentire il distacco, per non soffrire entrambi la lontananza l’uno dall’altro".