I prati del Ranèe sono salvi: soddisfatti comitato e giunta

Il sindaco: "Il presidente Della Bitta ha saputo dialogare" di EMMANUELA TUBELLI

Alan Delle Coste, sindaco di Bianzone (National Press)

Alan Delle Coste, sindaco di Bianzone (National Press)

Bianzone (Sondrio), 16 maggio 2016 - Addio alla tanto discussa cava del Ranèe. Dopo l’annuncio dei mesi scorsi da parte del presidente della Provincia, Luca Della Bitta, e anche in seguito al parere emerso in seno alla conferenza finale della Valutazione Ambientale Strategica (Vas), è ora dal Consiglio provinciale che arriva il no ufficiale alla cavazione: l’organo, difatti, ha votato lo scorso venerdì, all’unanimità, lo stralcio definitivo del progetto dal Piano cave provinciale, ponendo così fine ad una annosa e dura battaglia.

Alla realizzazione della cava di ghiaia, disposta in precedenza per la vasta area iscritta nel paesaggio di Bianzone, si è opposto nel tempo, con alterni risultati e molteplici iniziative pubbliche, innanzitutto il «Comitato per la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo del piano di Bianzone», che oggi saluta l’agognato obiettivo, finalmente raggiunto, sottolineando come a trionfare siano stati legalità, democrazia e partecipazione, che, affermandosi, hanno reso possibile un nuovo e più maturo rapporto con la natura ed il paesaggio.

Sulle posizioni dell’organizzazione, cui obiettivo primario è stato sin dalla costituzione quello di preservare il patrimonio agroambientale minacciato dal prospettato scavo, anche la stessa amministrazione comunale di Bianzone. Nell’apprendere l’esito finale di questa lunga vicenda, il primo cittadino, Alan Delle Coste ha così dichiarato: «È stato uno degli argomenti a cui io e il mio gruppo di maggioranza abbiamo dedicato diverse energie in questi quasi 2 anni di amministrazione. Diversi sono stati anche i momenti di approfondimento con il comitato che da molti anni lavora con tenacia per lo stralcio e che ha prodotto diversi contributi e stimoli a cui abbiamo potuto attingere facilitando il nostro ruolo durante gli incontri e gli approfondimenti avuti con la provincia ed il suo presidente».