Più case, più piccole: il piano Aler per il quartiere La Piastra

Ci sono molte famiglie mononucleari o formate da due persone. L'agenzia lombarda stanzia oltre 660mila euro per riqualificare gli alloggi

Fame di case

Fame di case

Sondrio, 11 ottobre 2017 - Leggere il territorio, capirne i bisogni e proporre una risposta concreta. È questa la missione che Aler, l’azienda lombarda per l’edilizia residenziale, si propone. Con la partecipazione al cosiddetto "bando delle periferie" Aler ha reso di fatto possibile l’attuazione di un grande piano di riqualificazione del quartiere La Piastra, sognato dal Comune di Sondrio. "Si tratta di un bando di stampo europeo, che prevede la partnership con privati e associazioni come presupposto per poter accedere ai finanziamenti – spiega Lorella Sossi, direttore di Aler Bergamo, Lecco, Sondrio –. Una giusta coesione con le istituzioni non può che dare risultati proficui come in questo caso: un progetto complesso, una grande visione per cui ho trovato, con piacere, l’entusiasmo del sindaco Alcide Molteni e della sua amministrazione, che noi condividiamo".

Si tratta del bando per la predisposizione del programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei Comuni capoluoghi di provincia come Sondrio. Aler è partner indispensabile del piano e, con il suo intervento di riqualificazione ed efficentamento energetico, stanzierà in totale 662mila euro a fronte degli oltre 4 milioni di euro necessari per il progetto che prevede interventi di recupero e rinnovo di alloggi, che da 14 passano a 28; efficientamento energetico e metanizzazione sugli ultimi edifici, che permetteranno una drastica riduzione di consumi per gli ospiti; riqualificazione dell’involucro esterno di due edifici e ripristino di terrazzi in tre edifici. "Per prendere parte a questi bandi (questo non è l’ultimo), ci vuole una squadra ricettiva, attenta al territorio e alle opportunità che valorizzino l’esperienza di vita delle persone che usufruiscono dei nostri servizi abitativi. Per questo rivolgo un plauso alla squadra di Aler Sondrio: è stata attiva nel tempo anche nel sostegno di progetti sociali: questi, infatti, sono volti a creare aggregazione", ha detto il direttore.

Tra le mission di Aler figura la differenziazione dell’offerta in base alle esigenze del territorio: "A Sondrio usufruiscono dei nostri alloggi principalmente famiglie mononucleari (per il 60%) o formate da due persone (madri con figli). Quindi è stato previsto, in quest’ottica, di accrescere il numero di appartamenti e, al limite, ridurne le dimensioni. A Bergamo, ad esempio, abbiamo attuato un piano opposto. Infine, sappiamo che a creare maggiore difficoltà nelle famiglie sono le spese, quelle condominiali ad esempio, per il riscaldamento: per questo nel nostro progetto abbiamo puntato sull’efficientamento energetico".