"Casa Matteo" torna ad accogliere i bambini malati

Colorina, offre una vacanza gratuita dopo un ricovero

Marzio Aili, 54 anni, all’ingresso di “Casa Matteo“ a Colorina

Marzio Aili, 54 anni, all’ingresso di “Casa Matteo“ a Colorina

Colorina (Sondrio) - “Casa Matteo“ nasce dall’idea di un gruppo di amici 8 anni fa. Dopo svariate manifestazioni, nel 2017 partono i lavori di costruzione. È situata nel territorio comunale di Colorina. E, finalmente, nel 2018 la Casa diventa una realtà. Ma di cosa si tratta ? «È una realtà abitativa nata per donare a tutti i ragazzi ammalati un po’ di sollievo fuori dalle corsie degli ospedali, quando sospendono le cure o hanno concluso le terapie - spiega Marzio Aili, 54 anni, il papà di Matteo il bambino di soli 12 anni ucciso da una grave malattia -. L’edificio, purtroppo, è rimasto quasi sempre vuoto nel periodo della lunga emergenza Covid, ma quest’anno la struttura è ripartita ospitando i ragazzi della Coop Solaris di Cusano Milanino e Cinisello Balsamo, provincia di Milano, che con la loro gioia hanno ravvivato la casa occupandosi della stessa a gruppi settimanalmente. Ringraziamo gli associati e i tanti volontari che ci aiutano nella sostenibilità del progetto, gli imprenditori che hanno voluto donare soldi e tempo per la realizzazione di “Casa Matteo“". Ma come è nata l’iniziativa?

«All’istituto dei tumori di Milano - ricorda Aili alla guida dell’associazione “Asd Matteo Aili“ - ci hanno proposto di andare a fare una piccola vacanza a Triora, il paese delle Streghe, in Liguria, vicino a Imperia. In quell’albergo, che lasciava due camere per famiglie con figli malati, abbiamo trascorso una settimana. Nostro figlio si sentiva bene. E, da quell’esperienza positiva, quando Matteo è morto abbiamo deciso di dedicare a lui una casa-vacanze, in Valtellina, per offrire ad altre famiglie in difficoltà la possibilità di vivere un’esperienza come quella che avevamo vissuto noi al mare. Ma in montagna". Marzio Aili, con la moglie Maria Folini, lei titolare di un bar a Morbegno, ha raccontato della determinazione sua e della consorte di comprare un rustico a Colorina e di ricostruirlo daccapo, tutto nuovo e dare vita a “Casa Matteo“, in memoria dell’adorato figlio venuto a mancare a 12 anni per un sarcoma al ginocchio.