Carnevale numero novantasette Un grande successo annunciato

I carri che sfilano a Cantù sono i più imponenti della Lombardia, secondi solo a quelli di Viareggio

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È sempre di moda il Carnevale a Cantù giunto alla sua 97^ edizione nel nome di una tradizione che è iniziata oltre un secolo fa, interrotta solo durante la Seconda Guerra Mondiale. Abbastanza per far meritare alla manifestazione il titolo di Carnevale Storico grazie al riconoscimento del Ministero dell’Interno, ma se i premi fanno piacere è l’applauso del pubblico a riempire il cuore degli organizzatori che domenica, in occasione della prima sfilata, hanno fatto davvero il pieno di complimenti e sorrisi. Nel circuito che da piazza Volontari della Libertà porta i sette grandi carri a sfilare lungo corso Unità d’Italia erano presenti quasi 5mila persone: 2.746 gli adulti che hanno pagato il biglietto di 6 euro, 2.053 dei quali dopo averlo prenotato online, 1.150 bambini sotto i dieci anni che sono entrati gratis e oltre 650 tra staff e gruppi di animazione.

Insomma un grande successo anche perché la prefettura di Como aveva fissato il limite a 5mila presenti, per le prossime due sfilate, in programma domenica 19 e sabato 26 febbraio, si punta a ottenere una capienza di almeno 8mila persone. Un modo per andare in pari almeno con le spese sostenute dai carristi che lavorano tutto l’anno, estate e inverno compresi, per riuscire ad allestire i carri allegorici più grandi della Lombardia, secondi per dimensione solo a quelli di Viareggio. Un limite tecnico imposto dalla dimensioni delle vie del centro di Cantù, troppo anguste per ospitare carri alti oltre dieci metri.

Anche così domenica il divertimento è stato grande come lo stupore negli occhi dei più piccoli a bocca aperta di fronte ai sette carri in gara in rappresentanza delle associazioni e dei quartieri della città: Bentransema con il carro "È tutto un incubo - Continuiamo a sognare", Il Coriandolo "Magia, magia bolletta vattene via", Lisandrin "Alice nella città delle meraviglie", Buscait "La cicala e la formica", Baloss "Vaccate all’italiana", Amici di Fecchio "Ritorno al passato" e La Maschera "La vita come gli scacchi, vince il matto". Sarà il pubblico a decretare il vincitore attraverso una giuria popolare: durante le sfilate verranno consegnate a 40 persone non residente in città, per non essere di parte, le schede con cui esprimere le valutazioni sui singoli carri, vincerà chi alla fine si aggiudicherà il punteggio più alto.

Roberto Canali