Capelli e Patelli (Terzo polo) guardano all’idroelettrico

"È fondamentale per l’economia della provincia dei prossimi 40 anni"

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Il Terzo polo in provincia di Sondrio ha ottenuto, nelle scorse elezioni politiche, un ottimo consenso e si presenta agguerrito alle regionali per scardinare il cosiddetto bipolarismo italiano. E lo fa presentando due candidati valtellinesi: Cinzia Capelli e Guido Patelli (foto). A settembre la federazione tra partiti, tra Italia Viva e Azione, aveva ottenuto in provincia di Sondrio il 10% dei consensi presentando Mauro Del Barba e Alessandro Bertolini. Ed è proprio l’onorevole Del Barba, vicecapogruppo alla Camera di Italia Viva, che fa da apripista alla candidatura di Capelli e Patelli. "Il Terzo polo lo scorso settembre ha ottenuto un ottimo risultato e in Valtellina e Valchiavenna ha avuto tante preferenze. Uno dei nostri scopi è quello di disarticolare, diciamo così, i due poli politici attuali sui quali si è basata la politica italiana negli ultimi anni. La candidatura a presidente regionale del Terzo polo di Letizia Moratti credo sia la migliore". Alla presentazione dei due candidati era presente Gianpietro dell’Orto di Azione. Siamo andati a sentire quali sono i propositi di Guido Patelli, 47 anni, sindaco di Grosotto per 10 anni e consigliere provinciale.

"Le problematiche da risolvere sono tante – dice – a cominciare dalla sanità che per noi vuol dire, in particolare, la questione Morelli di Sondalo. Ma non solo perché è tutta la sanità lombarda che andrebbe cambiata. Ci vogliono soluzioni e quindi c’è bisogno di cambiare chi fino ad ora ha gestito il tutto con politiche poco efficaci. Poi c’è la questione dell’idroelettrico che è centrale in provincia. Anzi, è fondamentale per l’economia valtellinese dei prossimi 40 anni. Fino a ora siamo stati fermi, ci sono da rinnovare le concessioni e per farlo credo si debbano interpellare gli enti locali e condividere con loro ogni proposta. Non può tutto essere demandato ad un singolo o solo alla Regione. Ci sono poi da risolvere i problemi riguardanti i trasporti". Fulvio D’Eri