Cani, gatti, furetti Dall’Ucraina anche i loro animali

Anche cani, gatti, persino furetti: sono già numerosi gli animali arrivati dall’Ucraina a Brescia, trasportati dai loro padroni, che non hanno voluto abbandonare il proprio animale di compagnia sotto le bombe. "Portare con sé il proprio animale ha un significato importante, anche di aiuto psicologico per chi fugge dalla guerra", spiega Laura Lanfredini, direttore sanitario Ats Brescia. Un fenomeno per certi versi inatteso, che richiede però il tracciamento degli animali, in modo da attivare l’assistenza necessaria. Per questo, proprio l’Agenzia di tutela della salute ha pubblicato sul proprio sito internet un modulo per denunciare la presenza di animali, inserendo i dati su razza, microchip e soprattutto vaccinazioni, per procedere alla verifica della corretta profilassi antirabbica, visto che la rabbia è una malattia endemica in Ucraina. "Grazie alla registrazione, possiamo contattare i padroni e consentire ai veterinari di visitare l’animale", sottolinea Lanfredini. Anche su questo fronte, la rete della solidarietà si è già mossa: diversi veterinari privati stanno effettuando prestazioni pro-bono. F.P.