Motoslitte, giro di vite in Valle Spluga

È stato varato un nuovo regolamento per l’utilizzo dei mezzi cingolati a Campodolcino e Madesimo per prevenire nuove tragedie

Controlli sulle montagne da parte di Polizia e Carabinieri per chi usa le motoslitte

Controlli sulle montagne da parte di Polizia e Carabinieri per chi usa le motoslitte

Campodolcino, 15 gennaio 2020  - Nel febbraio di un anno fa il tragico incidente con la motoslitta nel quale perse la vita Federik Scaramella, di 17 anni, di Samolaco, studente della classe terza a indirizzo Costruzioni, ambiente e territorio dell’istituto Leonardo da Vinci di Chiavenna e benvoluto da tanti amici, deceduto nella regione di Cima di Barna, sopra Mesocco, in Svizzera, a non molta distanza dalle montagne di Campodolcino. Suo padre Christian, artigiano di 45 anni, che era con lui, venne ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Bellinzona. Conoscevano la zona, ci andavano spesso. Quel giorno, il 25 febbraio, pare che un costone di neve ghiacciata abbia ceduto facendo precipitare nel vuoto il giovane, alla guida del mezzo, per centinaia di metri, mentre il genitore, rimasto aggrappato alla motoslitta riuscì ad evitare il terribile salto nel vuoto e a salvarsi. Il resto della comitiva che era in compagnia dei due valchiavennaschi diede l’allarme ai soccorsi. C’è stata una stretta, in questo inverno, da parte dei Comuni della Valchiavenna, Madesimo e Campodolcino, per cercare di evitare che possano ripetersi altre tragedie.

Il Comune di Campodolcino ha varato un regolamento per vietare la circolazione di motoslitte e mezzi analoghi (come quad cingolati, moto da neve, battipista e altri veicoli e mezzi a motore atipici) in grado di circolare su ghiaccio o neve sull’intero territorio comunale, ad eccezione dei casi autorizzati, come nel caso di quelli in uso alle società di gestione degli impianti sciistici o di soccorso come quelli della Polizia e della Protezione Civile. "Sono altresì vietati - si legge nel nuovo regolamento - raduni non preventivamente autorizzati di motoslitte sulle piste innevate, anche nei periodi non interessati dall’apertura degli impianti di sci". E’, inoltre, disciplinato l’uso dei mezzi delle ditte incaricate dai Consorzi del servizio di battitura delle piste per le motoslitte e della società proprietaria di un esercizio pubblico situato in località Motta Alta, in zona altrimenti non raggiungibile nel periodo invernale, ma anche in questo caso possono transitare per il solo trasporto di cose e al di fuori degli orari di apertura delle piste da sci.

«L’autorizzazione - prevede ancora il regolamento varato dal Comune guidato dal sindaco Enrica Guanella - verrà concessa ai richiedenti solo per raggiungere il proprio immobile o baita, secondo gli itinerari consueti e più brevi e ai soli membri dei tre Consorzi agro-silvo-pastorali le cui abitazioni e baite del territorio da essi sovrinteso sono raggiungibili in inverno unicamente mediante motoslitta: Consorzio di Bondeno, Consorzio Alpe Motta e Consorzio Valle di Starleggia".Il transito è autorizzato alle sole motoslitte in uso agli utenti debitamente autorizzati e muniti di targa. Sono stabilite aree di assoluto divieto di circolazione, “zone rosse”, obbligatoria la copertura assicurativa, vietato guidare in condizioni psicofisiche alterate, dare la percezione di generare eccessivo rumore e emissione eccessiva di gas di scarico, circolare con una motoslitt a priva di numero di telaio o con un numero abraso o reso illeggibile. Controlli da parte di agenti di Polizia e sanzioni salate da 250 a 1500 euro per le violazioni, oltre ad arrivare al sequestro in taluni casi più gravi.