Campione trafitto dal guard-rail, sindaco assolto

Treviglio, promessa del nuoto morì in un incidente nel marzo 2019. Perizia cancella l’ipotesi “negligenza”

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TREVIGLIO (Bergamo)

Decisiva la perizia del tribunale. Il sindaco di Treviglio, Juri Imeri, è stato prosciolto dal gup Federica Gaudino. E con lui l’allora dirigente dei Lavori pubblici, Pier Luigi Assolari, entrambi assistiti dall’avvocato Gueli. Assolto anche il funzionario Alberto Bani, che aveva chiesto il rito abbreviato. Per tutti l’accusa era di omicidio stradale. Decisiva la perizia disposta dal giudice, che ha convinto lo stesso pm Carmen Santoro a non chiedere la condanna per tutti e tre. Non fu per loro negligenza che Stefano Iacobone, originario di Cornaredo, perse la vita a 31 anni, nell’incidente avvenuto il 22 marzo 2019, a Treviglio. Campione di nuoto con alle spalle un record italiano nei 4x100, Iacobone viveva a Treviglio dal 2007. Alle 2.15 del 22 marzo 2019, mentre tornava dal lavoro in un ristorante di Bergamo al volante della sua auto, aveva invaso la corsia opposta andando a sbattere contro la parte finale del guardrail. La barra si era infilata nell’abitacolo e lo aveva trafitto. Nell’imputazione il sindaco Imeri, e i tecnici Assolari e Bani erano accusati di aver "omesso di prevedere in sede di progettazione di realizzare nella parte terminale del guardrail l’obbligatorio sistema di ritenuta necessario per attutire l’eventuale impatto di un’auto". Nel corso delle udienze, essendo emerse delle incongruenze, il giudice ha deciso di affidarsi a un perito terzo. Per il consulente del tribunale la tragedia non sarebbe dipesa dalla barriera ai bordi della strada. Da qui, il proscioglimento. Al Comune di Treviglio il 6 gennaio scorso era stata notificata la richiesta di risarcimento di 1.579.750,77 euro per la quale il Comune ha deciso di resistere in giudizio. F.D.