Buglio in Monte: spaccio nei boschi, ma il market è nella casa

I sei giovani arrestati, fra i quali una ragazza di 18 anni, dormivano in un’abitazione della zona e poi si recavano “al lavoro“

I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Sondrio

I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Sondrio

Buglio in Monte (Sondrio),30 gennaio 2022 -  I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sondrio - prima del blitz dell’altro giorno sfociato nell’arresto di 6 giovani (4 marocchini e 2 valtellinesi, di cui una giovanissima), come anticipato dall’edizione di ieri de “Il Giorno“ - per quattro giorni, alla luce di alcune notizie ricevute da fonti confidenziali, avevano effettuato accurati servizi di Ocp (Osservazione controllo e pedinamento) in località Ere, nelle vicinanze della strada provinciale numero 12 fra i territori comunali di Berbenno e Buglio in Monte. Riscontrando che, effettivamente, le notizie ricevute dalle fonti erano fondate: lì, in quella zona, avveniva realmente una florida attività di spaccio. I pusher uscivano dal vicino bosco e consegnavano ai clienti le dosi. Gli investigatori del maggiore Nicola Leone, comandante la Compagnia di Sondrio, e del maresciallo maggiore Raffaele Sicignano, alla guida del Nucleo operativo, nella serata del 25 gennaio notavano altresì un’auto Fiat 500, risultata poi presa a noleggio da una società di Trento, che, condotta da un presunto spacciatore valtellinese di Villapinta, svolgeva anche il ruolo di taxi, portando nella sua casa, al termine della proficua giornata lavorativa, gli spacciatori di nazionalità marocchina. A differenza di altre indagini del passato, dalle quali è emerso che i gestori del “market della droga“ allestito nei boschi, nella boscaglia vi dimoravano anche la notte, all’interno in giacigli di fortuna, in grotte o in tende, in questo caso pare che la banda potesse contare sull’ospitalità al caldo di un 31enne del posto che poi la mattina successiva riportava tutti sul luogo di lavoro con l’utilitaria, fatta una calda doccia e la colazione in casa, e facendo parte lui stesso del sodalizio di spacciatori. E il blitz dei carabinieri, diversi dei quali in borghese (nella foto, in primo piano, Sicignano in occasione della retata al Tartano con un fermato in mezzo), è scattato al termine degli accertamenti alle 11.30 di venerdì, quando alcuni componenti della banda stavano per raggiungere i boschi con la piccola auto. Il tentativo di fuga poi a piedi è stato subito bloccato dai militari. Altrettanto è avvenuto coi due che sono saltati dalla finestra della camera da letto, per scappare, fra cui una 18enne di Cosio Valtellino, alla quale non è stata sequestrata sostanza stupefacente, ma solo un cellulare. Nel pannello smontato della portiera della vettura guidata dal padrone di casa, invece, diversi cellulari e 10 dosi di cocaina. Ma la quantità maggiore di “roba“ era nell’abitazione poi perquisita: una sorta di magazzino per il rifornimento. Qui, infatti, sono stati trovati 60 grammi di coca, un flacone di metadone, 100 grammi di hashish nascosti in un armadio della camera da letto, altri 54 occultati nella felpa nella stanza. Addosso a un marocchino 13 grammi di eroina, 77 di hashish, 50 di coca, 18 di marjiuana. Un altro faceva anche da cassiere: aveva 1.589 euro e una banconota di 10 franchi svizzeri. Ma stupefacenti avevano anche gli altri ora in carcere. Domani gli interrogatori davanti al pm Maria Lina Contaldo e al gip Fabio Giorgi con gli avvocati Gabriele Redaelli, Giulio Speziale e Deborah Piazza.