Tangenzialina, a Bormio la protesta finisce sui balconi

Il comitato Bormini per l’Alute contro la strada che taglierà in due l’area verde. Avviata una raccolta firme per chiedere un referendum

Protesta a Bormio

Protesta a Bormio

Bormio (Sondrio) - ​A Bormio la protesta contro la tangenzialina che minaccia di tagliare a metà l’area verde dell’Alute è finita sui balconi e sulle finestre di tante abitazioni private, scritta a lettere cubitali sulle lenzuola che tanti cittadini da giorni hanno esposto per esprimere il loro dissenso nei confroni dell’amministrazione comunale. Un dissenso, quello contro la nuova infrastruttura dal costo di oltre 7 milioni di euro, che si era manifestato già all’indomani del suo annuncio, quando in paese si era costituito un cominato popolare “Bormini per l’Alute“, per salvaguardare quella che da molti viene considerata l’ultima grande area verde presente sulla piana che dalla galleria arriva fino al cimitero e alla via Battaglion Morbegno.

"Le opere delle Olimpiadi di Milano-Cortina sono verdi solo sulla carta e in realtà si tradurranno nell’ennesima cementificazione del nostro territorio – spiega il comitato –. La striscia di asfalto a doppia corsia in zona agricola non è la soluzione dei problemi della viabilità a Bormio". Da qui la richiesta di un referendum popolare, secondo quanto prevede lo statuto comunale, per chiedere di abrogare la delibera con cui lo scorso 26 gennaio è stato approvato lo schema di convenzione per realizzare la tangenziale. "Lo statuto prevede che lo svolgimento del referendum sia subordinato all’adozione di un regolamento, che però non è stato mai approvato, per questo sollecitiamo il sindaco e la giunta a farlo nel più breve tempo possibile per permetterci di raccogliere le firme".

Nell’attesa a Bormio è già partita la raccolta di firme, che dovranno essere non meno di 380 e autenticate una per una, di pari passo con la protesta affidata alle lenzuola esposte sui balconi. Nei giorni scorsi uno dei volontari è riuscito nel blitz di esporne uno anche fuori dal municipio con sopra la scritta "Opera inutile", per ora però la strada non si ferma.

"La tangenzialina di Bormio ridurrà il traffico di attraversamento del centro abitato, garantendo maggior efficienza nella connessione con la SP29 in direzione di Santa Caterina Valfurva – spiega l’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Maria Terzi –. Mentre il sottopasso di Isolaccia risolverà definitivamente un nodo critico della viabilità che riguarda la sicurezza di residenti e turisti. Per le due opere Regione Lombardia ha stanziato 12 milioni, che andranno a coprire interamente i costi di progettazione e realizzazione".