Bormio, il Nivometeo saluta l'esperto di valanghe Giovanni Peretti

Va in pensione il pioniere del centro Arpa di Bormio con un appello: non lasciamo cadere il lavoro fatto

La squadra di Arpa saluta il responsabile del Centro Nivometeo per il suo pensionamento

La squadra di Arpa saluta il responsabile del Centro Nivometeo per il suo pensionamento

Bormio (Sondrio), 6 agosto 2019 - Tempi di ritorno, la frase chiave per le valanghe. Perché la natura, a differenza dell'uomo, non dimentica: gli stessi eventi si ripresentano ciclicamente. Lo sanno bene i professionisti del Centro Nivometeorologico di Bormio che, come una grande famiglia, hanno salutato il loro responsabile, Giovanni Peretti. Insieme al nivologo Marco Pedrini ha raggiunto il traguardo della pensione, dopo una carriera intensa. «È il Centro Nivometeorologico storico d'Italia - racconta Peretti - Nato nel 1957, dopo le valanghe catastrofiche di Livigno che, nel 1951, fecero sette vittime in paese». Negli anni sessanta passò al Cai poi, una decina d'anni dopo, a Regione Lombardia. Peretti entrò come geologo nei primi anni ottanta, dopo aver prestato aiuto volontario a seguito della caduta di altre due rovinose slavine (maggio 1983). In occasione della frana della val Pola del 1987 «non c'era ancora la Protezione civile della Regione e noi eravamo l'unico ufficio regionale a monte dello smottamento». In quell'occasione Peretti e il Centro assunsero incarichi importanti. Così, con la legge Valtellina, «riuscimmo a far assumere tecnici competenti» che diedero, e continuano a dare, «una grande mano», aggiunge.

A fine anni novanta «l'assessore regionale Giancarlo Morandi, particolarmente legato alla montagna, ci consentì di costruire fisicamente il Centro» che, nel 2002, con la cessione da parte di Regione Lombardia di tutte le sue strutture tecniche periferiche, passò ad Arpa, «il suo posto naturale», puntualizza. In ufficio e sul territorio sono operativi in nove, ma «con i due pensionamenti di quest'anno e altri che presto arriveranno il numero si ridurrà drasticamente». Da qui l'appello propositivo: «non lasciamo cadere tutto il lavoro fatto - conclude - Perché la natura non dimentica e certi fenomeni, come le valanghe, ritornano. Monitorarli e prevenirli è fondamentale». A salutare Peretti erano presenti, tra gli altri, il presidente e il direttore generale dell’Agenzia: Stefano Cecchin e Fabio Carella.