Bormio, chiesto un referendum sulla tangenziale

L’associazione ambientalista. Italia Nostra. invia una richiesta . a Ministero e prefetto

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Italia Nostra sezione di Sondrio ha scritto al prefetto, al Ministero dell’Interno e al sindaco di Bormio, affinché, come previsto dall’art. 41 dello Statuto del Comune di Bormio, l’Amministrazione comunale provveda "a dotarsi di un regolamento attuativo per le consultazioni referendarie della popolazione. Tale istanza di sollecito trova ragione nel fatto che l’Amministrazione comunale, nonostante la richiesta di intervento del 22 febbraio, è rimasta silente a dar seguito alla volontà di una larga fascia della popolazione che vuole esprimersi con lo strumento referendario previsto dallo Statuto riguardo alle opere che interesseranno l’area protetta dell’Alute".

Italia Nostra stigmatizza la condotta dell’Amministrazione che, "oltre a non dar riscontro alla precedente istanza, non ha attuato una mediazione di contemperazione degli interessi che determini una progettazione della tangenzialina dell’Alute nel pieno rispetto dei vincoli paesaggistici e naturalistici che ricadono su quell’area. La cittadinanza non potendo rivolgersi all’opposizione (alle elezioni si è presentata una sola lista), non ha altri strumenti se non il referendum per far sentire la propria voce ed esprimere il proprio dissenso". "Il referendum, quindi, a maggior ragione, costituisce l’unico mezzo che permette ai residenti di esprimere le proprie volontà - afferma Antonio Muraca (foto), segretario dell’associazione ambientalista -. Il sindaco, con questa sua omissione, risulta politicamente compromesso poiché, con questa sua condotta omissiva, sta disattendendo il programma elettorale nel quale aveva previsto l’attuazione di forme di coinvolgimento attivo della cittadinanza alla vita del Comune. Per questo si chiede l’intervento del prefetto affinché si ponga fine a questa grave inerzia". Mi.Pu.