Bollette di luce e gas alle stelle, già da gennaio

I forti rincari non hanno risparmiato gli alimentari, l’abbigliamento calzature, arredi e ristoranti

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Se Renzo e Lucia si dovessero sposare ai giorni nostri, il loro problema non sarebbero i Bravi, don Rodrigo, l’Innominato e la peste, ma la luce e il gas. Sul quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno le bollette dell’elettricità e del metano sono alle stelle. I lecchesi di Lecco città per la corrente elettrica hanno quasi il 70% in più, per il gas quasi il 45%: a gennaio, quando i russi non avevano ancora invaso l’Ucraina. A inizio anno le tariffe dell’elettricità hanno registrato un’impennata del 65,7% per i consumi durante il giorno e feriali e del 65,7% in la notte e festivi. Le fatture del metano sono aumentate del 43%. A certificare la stangata sono i funzionari dell’Ufficio di Statistica del Comune di Lecco. Il prezzo di benzina e del gasolio è salito dallo 0,4 allo 0.6%, ma si tratta delle rilevazioni di gennaio, poi i rincari sono peggiorati ulteriormente. A lievitare non sono stati solo i costi energetici che hanno comunque inciso per il 37% sul carovita, perché sul lago di Lecco l’inflazione generale galoppa a briglia sciolta e ha superato il 4%. Non era così alta da 13 anni e mezzo. "La variazione mensile dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività al lordo dei tabacchi è in forte aumento e pari a +1,7% - spiegano dal Comune -. Anche la variazione annuale è molto sostenuta. E’ del 4,3%. Da quando dal 2005 esiste la rilevazione dei prezzi a livello territoriale valori così alti sono stati registrati solo nei mesi estivi del 2008". Nell’elenco dei prodotti più salati, oltre a elettricità e gas, sono finiti pure i finocchi i cui prezzi sono saliti del 32%, l’uva e le zucchine, aumentate rispettivamente il 30 e il 15%. I rincari non hanno risparmiato nulla o quasi: alimentari, bevande alcoliche e non, abbigliamento, calzature, arredi, prodotti per la casa, trasporti, ristoranti... Daniele De Salvo