Sondrio, il Bim sfratta le associazioni. Ed è polemica

L’assessore Ivan Munarini: "Stiamo pensando a soluzioni alternative per accontentare tutti". Sono nove i sodalizi interessati

L’assessore al Bilancio del Comune di Sondrio, Ivan Munarini

L’assessore al Bilancio del Comune di Sondrio, Ivan Munarini

Sondrio -  «Come Amministrazione stiamo valutando di recedere la convenzione sottoscritta con il Bim nel 2004" che prevede l’assegnazione gratuita di alcune aree di Palazzo Guicciardi a diverse associazioni di volontariato. È stato l’assessore al Bilancio, Ivan Munarini, a dare conferma di quanto paventato dal gruppo Pd con l’interrogazione presentata da Michele Iannotti nell’ultima seduta consiliare. "Si tratta di una strada che ad oggi non si è ancora concretizzata ma si sta percorrendo in modo ottimale, sia in termini di dialogo con il Bim che con le associazioni le quali, finora, si sono dimostrate disponibili ad occupare gli spazi alternativi che il Comune ha proposto loro".

Ma "perché si vogliono sfrattare le associazioni di volontariato dal Palazzo del Bim?", il quesito dei Dem. "Il Consorzio ci ha chiesto di poter rientrare in possesso degli spazi in vista di un’operazione volta alla costituzione di una Fondazione che diventi proprietaria dell’immobile. Il vantaggio sarebbe quello di garantire, in caso di scioglimento del Bim, il mantenimento dell’immobile ai Comuni che fanno parte del Consorzio – ha spiegato Munarini –. Ovviamente, per poter sostenerne gli elevati costi di manutenzione e gestione, occorre garantire una rendita dei locali". Nove i sodalizi che si appresterebbero al trasloco: "In ogni caso – ha detto – il recesso anticipato della convenzione, prevedrebbe un indennizzo che garantisca al Comune di offrire alle associazioni delle alternative adeguate. Va poi aggiunto che ora la concessione dei locali di Palazzo Guicciardi a queste realtà si basa su un’interpretazione “estensiva” del concetto di “uso pubblico”". Il Comune sembra avere le idee chiare.

«Abbiamo già avviato un percorso di confronto: ho incontrato le associazioni per trovare una soluzione che sia uguale, se non addirittura migliorativa, rispetto a quella attuale. Ad esempio, stiamo valutando l’opzione di “Case delle associazioni” e inoltre andremo a riqualificare spazi già in essere del Comune. In base ai sopralluoghi e ai colloqui intercorsi con le associazioni, ad eccezione di un unico caso, tutti si sono dimostrati soddisfatti dell’alternativa proposta". Il capogruppo Pd Michele Iannotti, ha voluto esprimere infine la sua piena insoddisfazione: "Ritengo che tali motivazioni, almeno al momento, non siano giustificate".