Sondrio, Molteni contro il Bim: "Nessuno ha autorizzato l'installazione di quella sbarra"

Un'ordinanza farà rimuovere il dispositivo installato a protezione del suo posteggio privato in via lungo Mallero

La sbarra

La sbarra

Sondrio, 21 marzo 2018 - «In nessun modo il Comune ha autorizzato l'istallazione della sbarra davanti al parcheggio riservato al Bim. Tant'è vero che predisporremo un'ordinanza per fargliela togliere». A parlare è il sindaco del capoluogo, Alcide Molteni, in forte disappunto per l'iniziativa del Bacino imbrifero montano di mettere un'asta elettrica luminosa a protezione del parcheggio riservato in via lungo Mallero Diaz, davanti all'ingresso secondario della sua sede. «Non mi risulta alcuna autorizzazione per collocare un siffatto manufatto che insiste su area pubblica -ribadisce il primo cittadino -, peraltro davanti a un edificio di un certo tipo e con un indubbio valore storico e architettonico. In città, non esiste nessun posto riservato a dirigenti, amministratori, istituzioni. Tutti, sindaco compreso, se intendono parcheggiare con i loro mezzi, usano i posteggi e pagano. Questa è la nostra consuetudine».

Alla richiesta che il Consorzio ha fatto agli uffici comunali per avere un dissuasore sali -scendi la risposta è stata negativa. E, di sicuro, il sindaco lo conferma, nessuno avrebbe tollerato un'istallazione di così forte impatto a protezione di qualcosa che, peraltro, «non è un diritto, bensì un privilegio concesso». La posizione di Molteni sulla sbarra, apparsa dall'oggi al domani sulla sponda destra del torrente, è quindi netta e decisamente chiara, pienamente in linea con quanto rilevato dai sondriesi nei giorni scorsi. Ci hanno contattato in molti per criticarla, lamentando, da un lato, l'impatto estetico e il contrasto creato con l'edificio di pregio; dall'altro il dispendio di risorse pubbliche. Accuse che il presidente del Bacino imbrifero montano, Alan Vaninetti, ha rispedito al mittente. «Mi fa specie che, con tutti i problemi che ci sono, i sondriesi si concentrino sulla nostra sbarra», aveva replicato. Per il Bim, posizionarla è stata una scelta obbligata, visto che il «parcheggio a noi riservato non lo troviamo mai libero». Peraltro, aveva proseguito, «si tratta di una tantum per un posto auto, su un bilancio di 20 milioni di euro interamente spesi per la cosa pubblica».