Bergamo città della cultura L’arte è al di là della materia

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Pittura, scultura, cinema sperimentale, design, performance e realtà virtuale. È all’insegna dell’interdisciplinarietà il programma che la Gamec lancia per il 2023, l’anno di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura. La programmazione del museo cittadino si aprirà il 3 febbraio con "Salto nel vuoto. Arte al di là della materia", dedicato al tema della smaterializzazione, presentando anche opere di avanzato sviluppo digitale: numerosi gli autori di primo piano di ieri e di oggi presenti, da Picasso ad Ai Weiwei, da Magritte a Dadamaino. Nel periodo estivo, dal 23 giugno, la Gamec si farà in tre, proponendo la prima mostra personale in un museo italiano dell’artista di origini svizzero-argentine Vivian Suter, un nuovo episodio del ciclo "La collezione impermanente", e il sempre atteso appuntamento con la grande arte internazionale al Palazzo della Ragione, che nel 2023 ospiterà la britannica Rachel Whiteread: in mostra, trenta nuove sculture realizzate ricorrendo ad alcune pietre locali, presenti anche negli edifici di Piazza Vecchia (l’arabescato orobico grigio e rosa dalla Val Brembana, la pietra di Sarnico). In autunno, mentre le sale del museo ospiteranno i "Deserters" (Disertori) della live installation della performer Chiara Bersani, verranno presentati i lavori dell’argentino Tomàs Saraceno - dedicati al fisico di origini bresciane Giovanni Francia, pioniere negli studi sull’energia solare -, e la videoinstallazione dell’artista e regista libanese Ali Cherri, Leone d’argento alla Biennale arte 2022 di Venezia. E poi c’è l’arte ospitata fuori dalla Gamec. Così sarà per le installazioni urbane di "Objects of Common Interest" (piazza Libertà) e "Salotto-buono" (Kilometro Rosso Innovation District), e per la collaborazione con il Festival Donizetti Opera per la nuova produzione de "Il diluvio universale" di Donizetti, firmata dal duo Masbedo. Michele Andreucci