Bar Desa chiuso dal questore Fratelli d’Italia chiede lumi sul futuro dei locali comunali

Qual è la posizione del Comune di Sondrio in merito alla chiusura per ordine pubblico e cattive frequentazioni del Bar Desa? Questa, in sintesi, l’interrogazione presentata da Simone Del Marco, esponente di Fratelli d’Italia e componente del gruppo misto del Consiglio comunale. Tutto nasce dal provvedimento preso dal questore alcuni giorni fa, esattamente il 10 gennaio, che "ha disposto la chiusura e sospensione della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande dell’esercizio pubblico in Piazzale Bertacchi 22". "Tale chiusura e sospensione - scrive Del Marco - è stata disposta per motivi di ordine pubblico e sicurezza dei cittadini, anche con la finalità di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale. Il provvedimento, che ha previsto la chiusura del locale per cinque giorni, è stato notificato alla titolare dell’esercizio ed è conseguenza dei numerosi interventi resisi necessari dal verificarsi di molteplici episodi che hanno costituito turbativa per l’ordine, la sicurezza, l’incolumità e la quiete pubblica e che hanno, altresì, riscontrato la presenza di pregiudicati tra gli avventori del locale".

Il consigliere ricorda le "diverse segnalazioni dei cittadini comunicate all’Amministrazione comunale eo al sottoscritto riguardo a questi episodi che vanno dalla turbativa dell’ordine pubblico, alle risse, distribuzione di alcolici a minori oltre a quanto indicato nella nota della Questura".

Il punto è che i locali sono di proprietà del Comune che li ha affittati a terzi con regolare contratto. "È proprio per questo che noi chiediamo all’Amministrazione comunale come intenda intervenire riguardo alla gestione dei locali a seguito della situazione evidenziata dal provvedimento di chiusura dell’attività e sospensione della licenza da parte della Questura?". Due le strade: "O si torna a ripristinare in toto la legalità e la sicurezza oppure, se ce ne sono le condizioni contrattuali, potrebbero essere prese anche altre decisioni… Quel che è certo è che noi di Fratelli d’Italia, al di là della specifica vicenda, saremo sempre vigili nel garantire la massima sicurezza alla cittadinanza". Fulvio D’Eri