Livigno, Azzurri positivi dopo l’antidoping

Moretti, Apt: se i nuotatori fossero rimasti nella cosiddetta “bolla“ forse non sarebbe successo nulla

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di Fulvio D’Eri

Tanti casi a Livigno, ma anche tanti tamponi contro il Covid. E nel caso degli azzurri di nuoto positivi e quindi in quarantena spunta una possibile spiegazione sulla "modalità" del contagio. Nei giorni scorsi il piccolo Tibet, località turistica al top in Italia e riconosciuta come un "piccolo paradiso" dagli amanti dello sport, è balzata purtroppo agli onori della cronaca, suo malgrado, per la positività al Covid 19 di alcuni alunni e studenti delle elementari e delle medie Bruno Credaro, oltre che di 5 insegnanti contemporaneamente, e di 10 nuotatori della nazionale italiana saliti nel piccolo Tibet ad inizio ottobre per un ritiro collegiale in altura. La situazione a Livigno, come del resto in tutta Italia, vede il Covid 19 prendere purtroppo campo ed è innegabile che per l’amministrazione comunale ci sia un gran lavoro per cercare di ovviare a tutte le eventuali criticità. Ma la situazione non è drammatica come ha ribadito il primo cittadino Damiano Bormolini. "Indubbiamente nei giorni scorsi ci sono stati parecchi casi di positività, ma la situazione è in linea con quella che purtroppo si rileva in tutta Italia – dice il sindaco -. Stiamo facendo anche tanti tamponi e quindi è chiaro che si trovino anche i cosiddetti positivi asintomatici… quelli che a marzo e aprile era difficile scovare (perché di tamponi non se ne facevano agli asintomatici, ndr.)". Martedì i casi nelle scuole sono stati parecchi. Ci sono criticità? "Per ora non ve ne sono, dispiace sempre dover rilevare dei casi di positività, ma per adesso tutto procede normalmente anche a scuola malgrado siano stati trovati positivi alcuni insegnanti". Lei è preoccupato? "No, diciamo che ci sono delle criticità, ma non c’è drammaticità in una situazione che è sempre in costante evoluzione. Si va avanti di giorno in giorno cercando di porre rimedio ai problemi che eventualmente si presentano…". Intanto i 10 nuotatori azzurri trovati positivi al Covid nella giornata di martedì, in accordo con l’Ats, proseguono la quarantena presso la struttura alberghiera che li sta ospitando. Tutti sono asintomatici, tutti sono in buone condizioni e attendono il decorso per poi poter eseguire il tampone che, se negativo, permetterà loro di riprendere l’attività. "I ragazzi stanno bene, tutto procede regolarmente – dice Luca Moretti, presidente Apt di Livigno -, stanno proseguendo il periodo di quarantena nell’hotel dove sono ospiti. Sembra che i contagi si siano manifestati alcuni giorni dopo l’arrivo di un ispettore dell’antidoping che ha fatto un controllo nella giornata di sabato. Potrebbe essere questa la spiegazione del perché di un contagio così numeroso di atleti, nello stesso momento. È un’ipotesi… se i ragazzi fossero rimasti nella cosiddetta "bolla" (isolati da tutti, ndr.) forse non sarebbe successo nulla…".