Azienda ospedaliera Alta Valle La proposta del comitato c’è ora è il momento del sì dei sindaci

Per salvare il Morelli ci vuole la costituzione della Asst Alta Valtellina. Questa in estrema sintesi il punto centrale del documento redatto dal comitato popolare per un ospedale autonomo che è stata inoltrata, per l’approvazione, ai sindaci dei Comuni che fanno riferimento alla Comunità montana Alta Valtellina (Bormio, Livigno, Sondalo, Valdidentro, Valdisotto e Valfurva) e ai dodici municipi che fanno riferimento alla Cm di Tirano (Aprica, Bianzone, Grosio, Grosotto, Lovero, Mazzo di Valtellina, Sernio, Teglio, Tirano, Tovo di S. Agata, Vervio e Villa di Tirano). Qui si vedrà quali amministrazioni comunali hanno effettivamente intenzione di appoggiare questa proposta che, a breve, verrà inviata in Regione Lombardia. Invitati ad avallare il documento anche Confartigianto (Bormio), ABC (Associazione Bormio Commercio), Associazione Albergatori Bormio e Associazione Turismo e commercio Livigno e Cigl, Cisl e Uil Sondrio, Fials e Fsi Cia Sondrio. Ma vediamo in concreto i passaggi chiave di questa "bozza" che potrebbe essere la chiave di volta per salvare il Morelli dallo smantellamento. "Oltre alla costituzione, con carattere di urgenza, della nuova Asst Alta Valtellina – dicono dal comitato – chiediamo il rispetto immediato degli impegni assunti da Regione Lombardia e un esame concreto per il rilancio di tutta la sanità di montagna".

Ma ci sono altri punti. "Stiamo parlando di quello che fu il più grande istituto per la cura della tubercolosi costruito in Europa e che poi Regione Lombardia, negli anni ’70 a tubercolosi debellata, si convinse della possibilità di trasformare il Morelli in un ospedale di eccellenza nazionale nella riabilitazione… E così fu. Due i pilastri prima del Covid: l’unità spinale e la Dea di II livello". E’ superfluo ricordare l’importanza del Morelli per ortopedia e traumatologia o per la medicina dello sport. In epoca Covid l’ospedale sondalino è stato il punto di emergenza Covid 19 e questo ha comportato il trasferimento delle alte specialità a Sondrio. "A tal proposto chiediamo, come promesso, il ripristino dello status quo ante pandemia che, a parte le tre chirurgie, non è mai avvenuto". F.D’E.