Accusato di strage per il raid ai mercatini di Sondrio: "Volevo fare un atto dimostrativo"

Il giovane oggi interrogato dal Gip. "Sono un seguace dell'Ordine dei Templari, non volevo uccidere"

Michele Bordoni (National Press)

Michele Bordoni (National Press)

Sondrio, 12 dicembre 2017 - “Volevo fare un atto dimostrativo, ma non volevo uccidere nessuno. Sono un seguace dell'ordine dei Templari”. Si è difeso così davanti al Gip per Michele Bordoni, il 27enne di Poggiridenti che sabato pomeriggio ha seminato il panico a Sondrio entrando con l'auto in piazza Garibaldi e investendo quattro persone, fra cui una donna bergamasca di 44 anni ancora ricoverata in prognosi riservata. Questa mattina, martedì 12 dicembre, il giovane è comparso davanti al giudice Carlo Camnasio per l'interrogatorio di convalida del fermo.

Il legale di fiducia del valtellinese, accusato di strage, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ha chiesto che venga effettuata una perizia psichiatrica a cura del dottor Claudio Marcassoli. “Si rende conto di quello che ha fatto e dell'accusa di strage – ha affermato il legale dopo l'interrogatorio, al termine del quale il Gip Camnasio ha convalidato l'arresto e disposto la custodia cautelare in carcere -. Ha chiesto come stanno le persone ferite”.