Aprica, gli orsi sono usciti dal letargo invernale

Ospiti dell’Osservatorio ecofaunistico di Aprica. Il direttore Pedroni porta il cibo con la motoslitta perché la funivia è chiusa

orsi

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Aprica, 10 aprile 2020 - Terminato l’inverno, peraltro assai poco rigido, gli orsi presenti nell’Osservatorio eco faunistico dell’Aprica stanno pian piano uscendo definitivamente dal letargo. A comunicarcelo è Bernardo Pedroni, il direttore della struttura che li ospita nella località turistica valtellinese dove sono arrivati a metà 2019, provenienti dalla Bulgaria, dove le autorità locali li avevano sequestrati perché tenuti in pessime condizioni. Sono un esemplare maschio e una femmina che, pian piano, hanno dovuto abituarsi a convivere. Poi è arrivato l’inverno, ci sono state le prime nevicate e i due orsi sono entrati nella tana per osservare, diciamo così, il naturale periodo di ibernazione.

Da alcuni giorni i due plantigradi hanno incominciato ad uscire. "Sì, a dire il vero esce di più il maschio che si fa qualche metro nei dintorni, mentre la femmina esce ancora poco – racconta Pedroni -, ha forse "paura" di bagnarsi le zampe nella neve che è ancora presente al di fuori della loro grotta. In quota ci sono almeno una cinquantina di centimetri di neve. L’ibernazione è terminata, la neve si scioglierà e gli orsi incominceranno a uscire con continuità fino al prossimo inverno".

Quali sono le condizioni dei due orsi? "Stanno bene, io vado ogni giorno da loro e, oltre ad accertarmi delle loro condizioni così come di quelle degli altri animali presenti nell’Osservatorio ecofaunistico, porto loro da mangiare. Nel corso dell’anno mangiano ogni giorno 50 chili di frutta (soprattutto mele) e verdura, oltre a carne e pesce, in questo periodo un pochino di meno. Solitamente, per raggiungere la loro dimora posta a quota 1.650 metri di altezza, usiamo la funivia ma in questo momento, causa emergenza per il coronavirus e la chiusura degli impianti, dobbiamo portare loro da mangiare con la motoslitta. A questo proposito devo ringraziare Maurizio Damiani dei Rifugi Brusca e Valtellina che ci permette di usare i suoi mezzi per portare da mangiare agli orsi. È un aiuto importantissimo, direi essenziale, perché la quantità di cibo da portare è veramente tantissma".

I due orsi dell’Aprica costituiscono, insieme agli altri animali presenti, una grande attrattiva turistica che ogni anno, grazie anche alle visite guidate proposte da Bernardo e dal suo staff, consente a tanti visitatori, provenienti da tutta Italia, di vivere una straordinaria esperienza. "La stagione riservata alle visite delle scolaresche, provenienti da tutto il Paese, è saltata totalmente e la stagione estiva è tutta un quiz, vista la situazione di emergenza Covid 19. Devo dire che l’Amministrazione comunale è molto disponibile, ci è vicina".