Due orsi dalla Bulgaria ad Aprica

Vivranno in uno spazio di circa un ettaro composto da un bosco misto di conifere, un ampio laghetto e due grotte artificiali

I due orsi all'Aprica

I due orsi all'Aprica

Aprica (Sondrio), 8 agosto 2019 - Arrivano dai Balcani i due nuovi orsi di Aprica. Un anno e mezzo o poco più dalla morte di Orfeo, il plantigrado morto nell’ottobre 2017 dopo 10 anni di “soggiorno” sulle Orobie in cui era diventato una vera star (alcuni anni prima era morta la sorella Prica), l’Osservatorio eco faunistico della località turistica valtellinee riavrà come ospite un amico peloso. Anzi due. Alcuni giorni fa sono infatti arrivati dalla Bulgaria, dopo un lungo trasferimento di oltre 24 ore su un mezzo climatizzato, due esemplari di orso bruno che saranno ospitati nell’area loro riservata. Si tratta di orsi bruni dei Balcani, rispettivamente di 16 e 15 anni, sequestrati dal Governo bulgaro in quanto tenuti in condizioni non sufficienti a garantire il loro «benessere animale».

I due grossi mammiferi vivranno in uno spazio di circa un ettaro, composto da un bosco misto di conifere, un ampio laghetto, pascolo e due grotte artificiali nelle quali potersi riparare, mangiare e trascorrere in tranquillità il periodo del letargo. Alla presenza del sindaco di Aprica Dario Corvi, dell’assessore al Turismo Andrea Negri, del direttore del Parco delle Orobie Valtellinesi Claudio La Ragione e del direttore dell’Osservatorio eco-faunistico alpino Bernardo Pedroni, gli orsi sono stati caricati su un camion munito di gru per essere trasferiti in località Palabione, dove si trova l’area faunistica sotto la costante supervisione di un’équipe di veterinari specializzati. Per un breve periodo gli animali non potranno uscire nell’ampia area a loro disposizione, in quanto dovranno abituarsi alle loro grotte e considerarle un luogo sicuro, di loro proprietà e dove trovare regolarmente frutta, verdura, carne, pesce e anche miele. Il primo orso che verrà fatto uscire dalla tana, sotto la supervisione dei veterinari, sarà la femmina, la più sensibile, in modo da consentirle di monitorare con tranquillità l’intera ampia area con laghetto a disposizione. Subito dopo sarà la volta del maschio. Ora, per i due orsi ha inizio una nuova vita. L’arrivo dei nuovi selvatici all’Aprica è stato certamente possibile grazie a molte persone che, direttamente o indirettamente, hanno creduto e collaborato gratuitamente a questo progetto. L’Hotel Club Funivia ha dato la sua disponibilità per ospitare i veterinari, Andrea e Maurizio Micheli si sono offerti per i trasferimenti degli orsi a 1650 metri di quota dove è posta l’area faunistica.

«L’Aprica ringrazia il prefetto uscente di Sondrio Mario Scalia e il nuovo prefetto di Sondrio Paola Spena che hanno contribuito celermente e significativamente nominando una commissione specifica per esprimere parere favorevole sull’agibilità dell’area faunistica per orsi dell’Osservatorio di Aprica. Si ringraziano, inoltre, la Commissione scientifica C.i.t.e.s., il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Un ringraziamento alla dottoressa Carmen Aiello, fino al 2012 direttrice di Animals Asia Foundation Italia Onlus, membro di Save Albanian Bears Coalition e responsabile relazioni esterne dell’associazione «Salviamo gli orsi della Luna», che ha seguito personalmente e risolto i molteplici ostacoli incontrati in questa meravigliosa avventura».