Appiccò le fiamme per pulire il bosco. "Assolto per tenuità del fatto"

L’imprenditore titolare di una ditta specializzata contribuì a spegnerle

Provocò un incendio, durante un intervento di pulizia di un bosco nella zona di San Genesio, il giudice lo assolve per tenuità del fatto. Il titolare di un’azienda specializzata negli interventi di pulizia di aree agricole è finito davanti al giudice monocratico del Tribunale di Lecco, Giulia Barazzetta, per il rogo che si era sviluppato attorno alle 13 del 26 febbraio di due anni fa. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti quella mattina e fino all’ora di pranzo Davide C., 45 anni, di Oggiono, aveva effettuato dei lavori nei boschi, quindi accese un fuoco per bruciare la ramaglia. Appena spente le fiamme abbandonò la zona per il pranzo e al ritorno, il fuoco aveva ripreso vigore e intaccato una vasta area boschiva. Sul posto Vigili del fuoco, volontari degli alpini e Protezione Civile, oltre naturalmente il 45enne, e le fiamme vennero domate in breve tempo. Scattò una denuncia per incendio doloso nei confronti dell’imprenditore agricolo e i carabinieri raccolsero numerose testimonianze. Il 45enne è finito a giudizio, durante il processo sono stati sentiti numerosi testimoni, e l’avvocato Sara Del Forno Garea, che assiste l’imputato, ha insistito sull’imprevedibilità del fatto. Del medesimo parere anche due volontari citati come testi che hanno dichiarato che l’imprenditore si è prodigato per domare il rogo. L’accusa – condotta dal Pm Mattia Mascaro – ha chiesto la condanna a un anno e 8 mesi, mentre il giudice Barazzetta ha assolto il 45enne "per tenuità del fatto". Angelo Panzeri