Caso appalti, i vertici di Secam: "Pronti ai licenziamenti"

Dopo gli arresti di tre collaboratori: "Se verranno accertate responsabilità procederemo"

Primo a destra l’ad di Secam  De Gianni con il presidente Sciaresa (Anp)

Primo a destra l’ad di Secam De Gianni con il presidente Sciaresa (Anp)

Sondrio, 13 luglio 2018 - «Secam sta lavorando con l’impegno e la serenità abituale. Questo grazie anche ai dipendenti verso cui nutriamo stima e fiducia: sono più di 300 persone e svolgono la loro attività con il massimo impegno e per quanto ci risulta, fatto salvo episodi di responsabilità soggettive, nel rispetto dei ruoli e delle direttive a loro impartite. Valuteremo, nel prossimo CdA (tra una settimana), se sia il caso di adeguare e migliorare alcune procedure e adottare un codice etico. I dipendenti sono consci dei regolamenti e delle normative (eventualmente avvieremo corsi formativi)». Gildo De Gianni, amministratore delegato di Secam, insieme al presidente Alfio Sciaresa, tranquillizza utenza, soci e maestranze interne a seguito del caso scoppiato qualche giorno fa e che vede al centro alcuni appalti (per l’autorità giudiziaria truccati) che tre dipendenti avrebbero assegnato a ditte di proprietà di «amici».

L’indagine, denominata «Green» ed eseguita dalla Squadra Mobile della Polizia, diretta dal commissario Carlo Bartelli, e dalla Procura di Sondrio, con i procuratori Claudio Gittardi e Stefano Latorre, ha portato all’arresto di 9 persone, tutte ai domiciliari. Sei imprenditori e tre dipendenti Secam: Amerigo Piasini, Daniele Bormolini e Diego Samaden. Di cui De Gianni ha detto: «Abbiamo dovuto sostituire i due responsabili attraverso la rotazione di risorse interne. Secondo quanto previsto dallo Statuto dei Lavoratori, abbiamo adottato la sospensione cautelare dal servizio, che entrerà in vigore alla restituzione della loro libertà personale. Auspichiamo che i tre possano chiarire le loro vicende. Se saranno dimostrate le loro responsabilità, dovranno assumersene le conseguenze e anche Secam passerà a ulteriori provvedimenti, come il licenziamento. Secam, dal 2012, ha aggiornato il sistema di controllo interno del modello organizzativo di prevenzione della corruzione definendo procedure, regolamenti e norme di comportamento dei dipendenti. Procedure oggetto di controlli periodici da parte degli organismi interni e di quello di vigilanza. L’accertamento di responsabilità compete, invece, all’autorità giudiziaria».