
Andrea Foppoli il 2 giugno ha compiuto 33 anni, li ha festeggiati pedalando
Sondrio, 11 giugno 2025 – “Niente è più come prima, ma sono tornato a fare tutto quello che facevo prima”. Andrea Foppoli il 2 giugno ha compiuto 33 anni e sabato scorso - “Qualche giorno dopo, per venire incontro alle esigenze di tutti gli amici” - li ha festeggiati pedalando sino al rifugio Gugiatti Sertorelli, all’Alpe Mara, 2.300 metri.
La salita
Tre ore e mezza, 25 chilometri da via Vanoni a Sondrio dove abita e da dove è partito, agganciando via via lungo la strada, come un pifferaio magico del ventunesimo secolo, gli invitati. Il gruppone è andato così infittendosi, una dozzina in sella alla bici, altri di corsa, altri di buon passo con i bastoncini, fino a chi, come la mamma Francesca, ha camminato solo gli ultimi chilometri di salita, preferendo le comodità dell’auto.
Per vedere arrivare quel figlio straordinario che, pedalando, ma con le braccia, ha raggiunto “la montagna di casa”. “Un’emozione indescrivibile, è come se fosse nato un’altra volta”, ha detto sorridendo tra le lacrime.
Chi avrebbe mai pensato che, a neppure due anni dal 22 agosto 2023, ci si sarebbe ritrovati in quota a mangiare la polenta preparata dagli Alpini di Montagna e che Andrea ci sarebbe arrivato con quella forza fisica e mentale granitica che gli ha fatto bruciare ogni tappa? Andrea è sempre stato un grande sportivo: basket, rugby, corsa, trail, arrampicata, bici da corsa, mountain bike.
L’incidente
Proprio mentre si stava allenando, a Mossini un furgone gli taglia la strada. “Vertebra lombare esplosa, due frammenti a pochi millimetri dall’aorta – ricorda Andrea – la bici a terra senza un graffio”. Poi l’operazione, 12 ore, e due giorni dopo i medici che gli dicono che non potrà più camminare.
“Dall’ombelico in giù, il nulla – continua Andrea –: i medici mi dicevano che avremmo mangiato insieme almeno il panettone, che sarebbe stata lunga. Dopo due mesi sono tornato a casa e dopo sei ho iniziato ad allenarmi con l’handbike. Agli amici con cui facevo sport, che mi venivano a trovare, lo avevo promesso: “Pur di tornare a fare sport con voi, diventerò un super atleta".
La rinascita
E così è stato. “L’anno scorso ho salito lo Stelvio e la settimana prima del mio compleanno sono stato alla Bosio – continua –. Mi alleno sei giorni su sette: cinque giorni handbike, un giorno pesi”. Tutto prima di andare a lavorare, perché Andrea, informatico sistemista alla Rigamonti, oltre a vivere da solo, è tornato in ufficio.
“I miei colleghi sono stati fantastici, mi hanno fatto trovare un ambiente adatto alle mie nuove condizioni”. In realtà tanto i colleghi, quanto gli amici di sport e di musica (Foppoli suonava e suona la chitarra in una band locale) sanno che quello davvero fantastico è lui. “Adesso punto a una bella gran fondo e a rifare lo Stelvio. Magari in un’ora e mezzo e non cinque come lo scorso anno…”.