Neve salata in Lombardia. Sciare in regione costa sempre di più. Gli aumenti medi per uno skipass giornaliero sono stati del 13,5% rispetto all’anno scorso, del 10,6% per un settimanale di 5 giorni. Sono i rincari più alti in Italia. In Veneto gli aumenti si aggirano sul 10,7% per un giornaliero e il 9,8% per un abbonamento di 5 giorni; tra il 9,4% e il 9,7% sugli Appennini; tra 8,2 e l’8% in Trentino Alto Adige; tra l’8,1 e l’8,3 in Piemonte; tra il 6,3 e il 4,8 in Friuli Venezia Giulia; tra il 4,5 e il 7% in Valle d’Aosta. Lo rivela un’inchiesta pubblicata da Altroconsumo, dove sono stati passati in rassegna e comparati i prezzi di giornalieri e settimanali di 29 località sciistiche. A Bormio il costo del giornaliero è aumentato da 46 a 52 euro, con un aumento del 16%, mentre il prezzo dello skipass per 5 giorni è salito del 13,2% 205 a 232 euro. A Livigno il giornaliero costa 59 euro rispetto ai 52 della passata stagione, il settimanale 275 invece che 245. A Madesimo si spendono 49 euro per un giorno su e giù sulle piste da sci della Valchiavenna, che sono 5 in più dei 44 dell’anno scorso, mentre per il settimanale si devono sborsare 209 euro invece che 187. Per le discese sull’Adamello la spesa per un giornaliero è di 58 euro, il 16% in più dei 50 dell’anno scorso; per un settimanale di 223 euro invece che 212. La Lombardia non è comunque la regione più cara in assoluto, anzi: in Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto, dove i rincari sono stati più contenuti, i prezzi sono molto più alti. Solo in Friuli Venezia Giulia si spende mediamente di meno. D.D.S.