Allarme sul sentiero della Val di Mello. Degli escursionisti hanno immortalato una pianta (foto) che parrebbe la temibile Panace di Mantegazza. I danni che questa specie può causare sono vesciche (come si legge sul sito del Comune bresciano di Lovere), eruzioni cutanee e ustioni che possono richiedere fino a sette anni per raggiungere una completa guarigione. La sua linfa contiene sostanze chimiche tossiche che reagiscono con la luce, a contatto con la pelle umana, causando la formazione di vesciche. In pratica impedisce alla pelle di proteggersi dai raggi solari, e le conseguenze sono delle bruttissime scottature che lasciano evidenti cicatrici. Se la sua linfa entra in contatto con gli occhi, può causare cecità momentanea o permanente. Se per qualsiasi ragione si entrasse in contatto con questa pianta, la prima cosa da fare è lavarsi con acqua e sapone e poi recarsi all’ospedale. Gli esperti raccomandano di eradicarla nel caso la si dovesse vedere. Per farlo occorre però proteggere il corpo con abiti adatti, munirsi di guanti e occhiali, e coprirsi anche il viso. È una pianta molto pericolosa ed è fondamentale saperla riconoscere. Si trova soprattutto lungo sentieri e argini.Carlalberto Biasini
CronacaAllarme sul sentiero per la Panace di Mantegazza