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Al Castello di Baradello sulle tracce del Barbarossa

Con l’arrivo della primavera è entrata nel vivo l’attività del Parco della Spina Verde e soprattutto è tornato ad aprire le proprie porte ai turisti il Castello del Baradello, la torre che prende il nome dal colle dove sorge a 430 metri sul livello del mare, dominando la città di Como. La parte meglio conservata dalla fortezza è la torre romanica di base quadrata, alta venti metri. Il primo ordine di mura che circonda la torre è la struttura più antica, di epoca bizantina, del VI - VII secolo.

L’imperatore Federico Barbarossa fece ricostruire il castello nel 1158 insieme alla sua torre. Nel castello erano presenti altri edifici: l’antica chiesa di San Nicolò del VI secolo, alloggi per i soldati, magazzini, una cisterna e un locale per la macina del grano con forno.

Molte vicende storiche si susseguirono nel corso dei secoli, celebre quella di Napo Torriani che nel 1277 fu rinchiuso in una gabbia per un anno e mezzo da Ottone Visconti, vincitore della battaglia di Desio, per poi morire di inedia ed essere sepolto nella chiesetta di San Nicolò. Nel 1527, sotto la dominazione spagnola, il castello fu demolito per impedire che i Francesi lo conquistassero, soltanto la torre fu risparmiata dalla distruzione. Una storia affascinante, che si potrà ripercorrere nel corso delle visite guidate che si susseguiranno per tutta la giornata.

Roberto Canali