L’agricoltura di montagna può sorridere ma le mele restano la nota più amara

Dubino, un bilancio in occasione della 67esima edizione della Giornata del Ringraziamento

Un momento della festa Coldiretti

Un momento della festa Coldiretti

Dubino (Sondrio), 6 novembre 2017 - Un'annata vitivinicola da incorniciare, e l’agricoltura che, in tutti i settori, ha tenuto botta nonostante le bizze del clima. Buone notizie ieri dalla tradizionale festa dell’agricoltura, la Giornata del ringraziamento, celebrata nel Santuario Madonna del Lavoro di Nuova Olonio a Dubino. Gli agricoltori si sono raccolti intorno all’altare, insieme ai rappresentanti delle istituzioni e del tessuto produttivo della provincia di Sondrio, e con loro tutta la comunità, per vivere la 67esima edizione di una manifestazione molto sentita che, come consueto, ha avuto nella celebrazione della messa il cuore dell’evento.

A celebrarla monsignor Oscar Cantoni, vescovo di Como, che con don Bruno Capparoni, parroco di Nuova Olonio, e don Gigi Pini, cappellano della Coldiretti Provinciale, nell’offertorio ha accolto dalle mani degli agricoltori i doni della terra, portati in segno di gratitudine e nell’impegno di custodire il territorio. È stata l’occasione anche per fare un bilancio dell’annata agraria. «La nostra valle ha delle peculiarità straordinarie e ce ne rendiamo conto anno dopo anno – spiega il presidente della Coldiretti, Alberto Marsetti –. La vendemmia 2017 pare destinata a essere eccezionale, ma resta il problema del prezzo di conferimento dell’uva: ci sono aziende che pagano un po’ di più, ma la media resta troppo bassa. E i tabellari sono sostanzialmente fermi da vent’anni».

Altro settore che funziona è quello zootecnico e lattiero-caseario. «I risultati delle due cooperative principali (Chiuro e Delebio, ndr) lo dimostrano. E dimostrano anche che se si evita di farsi la guerra il territorio ne trae beneficio». Poi le mele e sempre l’annoso problema dei prezzi: «Un problema che Coldiretti sottolinea da anni. È la nota dolente del comparto. Da quasi un anno Melavì ha cambiato i vertici e affinché la svolta dia i suoi frutti serve del tempo». Il tutto il un’annata climaticamente difficile. Tra i tanti partecipanti anche il senatore morbegnese del Pd Mauro Del Barba. «L’agricoltura, in particolare quella di montagna, è stato il settore che dopo decenni di confinamento ai margini del dibattito politico è stato rimesso con forza e orgoglio al centro. La qualità a chilometro zero, la filiera corta e la lotta allo spreco alimentare sono sfide essenziali».