Aggressore e molestatore in bici

Tirano, dopo gli ultimi episodi cresce la paura con altre denunce. "Mia figlia ora a paura ad andare sulla pista"

Migration

di Michele Pusterla

Una, due, tre donne aggredite mentre in bicicletta percorrono la ciclabile fra Stazzona, Comune di Villa, e Tirano da uno sconosciuto vestito di nero che le ha colpite con un pugno, rischiando tra l’altro di farle rotolare a terra sull’asfalto. La denuncia pubblica di quanto accaduto prima arriva sui social, poi attraverso formalizzazione di veri e propri esposti alla Compagnia Carabinieri di Tirano, guidata dal capitano Luca Rossi. L’indagine è affidata ai militari della Stazione, guidata da Carmine Pica, che sino a pochi mesi fa comandava la Stazione di Delebio.

Ma non è tutto. Dopo i pugni, il “matto“ ancora a piede libero nei giorni scorsi è passato alle molestie sessuali con vittima, stavolta, una quindicenne che si trovava sulla pista, ma in Alta Valle, in territorio di Cepina, Comune di Valdisotto. La minorenne è stata palpeggiata sul sedere, con la scusa di chiedere l’ora alla ragazzina, dall’individuo che l’ha presa di mira.

La madre, inizialmente, pensando a un episodio isolato, non aveva ritenuto di sporgere querela, ma dopo essere venuta a conoscenza dei gravi episodi di Stazzona, ha manifestato l’intenzione di volere fare altrettanto, recandosi in caserma nelle prossime ore e, forse, nel frattempo, l’ha già fatto.Ora la figlia ha paura, comprensibilmente, addirittura non vorrebbe uscire di casa da sola. Si tratta, dunque, di fatti che stanno suscitando forte allarme sociale. E i carabinieri, di sicuro, puntano ad arrivare a una rapida soluzione del “caso“, anche attraverso l’ausilio delle immagini catturate dalle telecamere.