Morbegno, 23enne aggredito in piena notte da due a volto coperto

Riccardo Bianchini colpito sotto casa. L’ipotesi del regolamento di conti

l'aggressione

l'aggressione

In piena notte, mentre si trova a dormire all’interno del suo appartamento, in una residenza Aler nella zona di piazzale Merizzi, vicino allo stadio di calcio di Morbegno, sente suonare il citofono. Una, due, forse tre volte. Ma quando si avvicina per sapere chi è che disturba a quell’ora tarda, nessuno parla, nessuno si fa riconoscere. Allora pensa, forse, a uno scherzo di cattivo gusto, Riccardo Bianchini, 23 anni, uno abituato non certo a farsi intimorire, ma semmai a fare il contrario con modi spicci, alle spalle qualche guaio con la giustizia e, pertanto, non nuovo a soggiorni più o meno prolungati nella Casa circondariale di via Caimi a Sondrio.

Decide allora, quando sono circa le 3, di scendere, di raggiungere il piano terra del condominio, per accertarsi chi fosse l’autore di quello scherzo di pessimo gusto, apre il portone e, in un primo momento, non vede nessuno. Gira lo sguardo di qua e di là, ma non appare anima viva. Fa per rientrare dal portone principale e, all’improvviso, dal buio sbucano due individui con un cappuccio in testa che iniziano ad aggredirlo brutalmente con bastoni o tubi raccolti, forse, nelle vicinanze. Un pestaggio in piena regola. Alla periferia di Morbegno. Si sta mettendo male per lui, quando i due aggressori - poi descritti come individui dalla pelle scura, non dovuta parrebbe all’abbronzatura estiva - si dileguano in tutta fretta a bordo di un furgone parcheggiato poco distante, probabilmente perchè disturbati dall’arrivo di altri inquilini o di auto di passaggio nella zona.

La vittima chiede aiuto e l’ambulanza di Areu (Agenzia regionale emergenza ed urgenza) lo trasporta all’ospedale civile di Sondrio, dal quale viene poi dimesso con una prognosi di pochi giorni. Insomma , tutto sommato, viste le premesse, gli è ancora andata bene. Il giovane denuncia l’episodio ai carabinieri di Morbegno che ora indagano, probabile si giunga presto a fare piena luce sulla violenza. Come sempre accaduto sui fatti di un certo rilievo sui quali indagano i militari della caserma morbegnese.Il movente ? Non è dato sapere da fonti ufficiali, in quanto sulla vicenda non è stato diffuso alcun comunicato. L’ipotesi è che il raid notturno al caseggiato di piazzale Merizzi sia maturato nell’ambito di una sorta di avvertimento o regolamento di conti nell’ambiente dello spaccio.