Aggressione alla Croce Rossa. Contromisure e caccia ai bulli

Il prefetto di Sondrio ha riunito il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza e annunciato un giro di vite

Giuliana Gualteroni, presidente della Croce Rossa di Sondrio

Giuliana Gualteroni, presidente della Croce Rossa di Sondrio

Sondrio - L’aggressione ai volontari della Croce Rossa Italiana che sabato scorso erano intervenuti per prestare soccorso a un ragazzo coinvolto in una rissa in un locale di Tirano, e poi a loro volta sono stati aggrediti da otto energumeni che volevano proseguire il regolamento di conti, è finito sul tavolo del prefetto Salvatore Pasquariello.

Il rappresentante del Governo ne ha discusso insieme al rappresentante della Provincia, i sidnaci di Chiavenna, Delebio, Mese, Verceia, Villa di Chiavenna, Samolaco, Tirano e i comandanti della Polizia locale di Sondrio, Chiavenna, Morbegno e Tirano nel corso del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.

Alla riunione hanno preso parte anche i referenti dell’Areu 118 della Regione Lombardia, dell’Agenzia regionale emergenza 118 di Sondrio e della Croce Rossa Italiana di Sondrio che hanno rievocato l’accaduto partendo dalle relazioni dei paramedici, postisi a difesa del paziente, e brutalmente aggrediti tanto da essere costretti a ricorrere a loro volta alle cure dei sanitari per i traumi e le lesioni riportate.

La referente dell’Areu 118 della Regione Lombardia ha fatto presente che a livello regionale solo nell’ultimo mese sono stati denunciati quattro episodi di aggressione al proprio personale e ai volontari con prognosi sino a venti giorni. Il fenomeno è allo studio anche dei vertici di Areu che stanno valutando la possibilità di introdurre contromisure. Il prefetto di Sondrio ha proposto alle forze dell’ordine e ai responsabili del 118 di introdurre procedure più snelle che garantiscano un più veloce scambio informativo tra le sale operative.

"In parallelo con le attività di polizia giudiziaria attualmente in corso, volte all’identificazione degli autori materiali dell’aggressione, è stata disposta un’intensificazione di tutti i servizi di prevenzione generale da parte delle forze dell’ordine in corrispondenza dei locali e dei luoghi frequentati dalla movida, specialmente durante i fine settimana - si legge in un comunicato diffuso dalla prefettura - Allo stesso tempo sono allo studio eventuali misure più restrittive da adottare, qualora se ne ravvisassero i presupposti, da parte dei sindaci e delle autorità provinciali di pubblica sicurezza".