Carcere, revocato lo sfratto a tre agenti dell’istituto. Il sindacato: "Vigileremo"

Per protesta hanno dormito in auto

Gli agenti sfrattati hanno passato la notte in auto davanti al carcere

Gli agenti sfrattati hanno passato la notte in auto davanti al carcere

Sondrio, 4 settembre 2017 - Buone notizie per il personale del carcere di Sondrio: sabato sera è arrivata la revoca dell’ordine di sfratto emesso dalla direzione della Casa circondariale di Sondrio a danno in particolare di tre agenti di Polizia penitenziaria. Come anticipato, infatti, é intervenuto il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria di Milano, che ha decretato il rientro negli alloggi loro assegnati precedentemente dopo una notte vissuta nelle rispettive automobili parcheggiate al ridosso dell’Istituto di via Caimi. «Tutto è bene ciò che finisce bene – commenta il segretario regionale aggiunto per la Lombardia dell’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria, Enzo Tinnirello –. Il provveditore Luigi Pagano ha preso atto della segnalazione dell’Uspp riconoscendo le ragioni del sindacato riguardo alla disposizione, alquanto avventata, messa in atto dalla Direzione della Casa Circondariale di Sondrio».

«Si poteva evitare lo sfratto dei poliziotti e quindi il disagio di una notte trascorsa nelle proprie auto – continua Tinnirello – cercando di intervenire in tempo, ma non possiamo far altro che ritenerci soddisfatti del rientro degli agenti nella caserma dell’Istituto di via Caimi. Auspichiamo che, d’ora in poi, le parti sociali vengano coinvolte nelle scelte gestionali della Casa circondariale di Sondrio che riguardano la vita lavorativa degli agenti e che gli incontri sindacali vengano convocati per raggiungere obiettivi comuni e non scelte che soddisfino solo la parte datoriale». «Riteniamo infine – conclude Tinnirello – che la direzione non debba più barcamenarsi in avventure avventate e solitarie, altrimenti per il futuro non si escluderanno manifestazioni di protesta del personale, volte all’avvicendamento del vertice dell’Istituto valtellinese. Noi dell’Uspp saremo attente sentinelle, affinché le scelte dirigenziali vadano anche a favore del benessere del personale e non siano solo finalizzate alle attività dei detenuti o legate a momenti conviviali e di facciata».