Ad Altro Festival il cammino continua

La seconda edizione dell’iniziativa organizzata da Valmalenco Verticale. Unanimi gli apprezzamenti

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Alt(r)o Festival ha fatto di nuovo centro. La seconda edizione dell’evento, ideato e organizzato da Valmalenco Verticale con il supporto di numerosi enti e istituzioni, è andato in scena lo scorso fine settimana tra Sondrio e la Valmalenco e ha riunito appassionati della montagna alla ricerca di nuove esperienze.

Un’opportunità insolita con proposte fuori dall’ordinario che ha conquistato i partecipanti.

Dopo il dirompente esordio del 2019 e i limiti imposti dalle misure anti covid, gli organizzatori sono riusciti a allestire un programma di iniziative attorno al cammino, arricchendolo di contenuti e significati. I partecipanti, con il loro entusiasmo, hanno dimostrato che esiste lo spazio per una proposta diversa anche in provincia di Sondrio, che i linguaggi alternativi e i percorsi innovativi catturano l’interesse dei residenti e dei turisti e, soprattutto, soddisfano. Il freddo pungente e le temperature improvvisamente autunnali, insieme alle forti piogge dei giorni precedenti che hanno inzuppato il terreno e reso ancora più umido il bosco, nulla hanno tolto alla bellezza di un evento che anche quest’anno ha proposto un nuovo modo di percepire e di vivere la montagna.

Esperienze totali, a stretto contatto con la natura, da vivere in gruppo, ma opportunamente distanziati, o in solitaria: un cammino che è ripartito dopo il felice esordio dello scorso anno, superando le difficoltà causate dall’emergenza sanitaria, inglobando la storia, la letteratura, il teatro, la musica e la fotografia.

Un ventaglio di proposte riunite in una cornice, naturalmente verde, che ha racchiuso le escursioni, a piedi e in mountain bike, il bouldering, seminari e laboratori. Unanimi gli apprezzamenti.

La due giorni è iniziata venerdì sera nel buio e nel silenzio della corte esterna di Castello Masegra, ideale imbocco del cammino, e si è conclusa al cospetto delle più alte vette malenche.

Due lunghe giornate seguendo la mappa disegnata dagli autori, consegnata ai partecipanti: una raccolta di spunti, un invito a seguire le proprie ispirazioni, ad andare oltre il percorso per costruire un personale cammino. Abbracciare un albero, camminare per ore in silenzio, respirare ad occhi chiusi, osservare la forma delle nuvole, scoprire le erbe selvatiche, cercare i segnali arancioni che indicavano i contenuti digitali per scoprire il dialetto.