Acquafraggia, successo anche a pagamento

Nel corso dell’estate sono stati strappati oltre 18mila biglietti e insieme ai turisti hanno riscoperto il parco anche i chiavennaschi

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di Roberto Canali

Era iniziata male l’estate alle cascate dell’Acquafraggia funestate, in uno dei primi weekend di apertura estiva, dalla morte di una turista di 42 anni di Seregno, Patrizia Pepe, precipitata nel vuoto dall’altezza di 50 metri per scattarsi un selfie con lo sfondo del salto d’acqua. Una tragedia che per fortuna non ha inciso sul resto della stagione, da incorniciare per l’incredibile numero di visitatori, oltre 30mila, che hanno trascorso almeno un giorno ai piedi del salto d’acqua più imponente della Lombardia, da quest’anno a pagamento. " La formula individuata ha permesso di diminuire in maniera drastica i flussi turistici negativi, premiando turisti consapevoli e graziosi che hanno apprezzato la pulizia del parco e l’ordine che si addice al monumento naturale - spiega il sindaco Omar Iacomella - Alla fine siamo andati in pari con i costi, la dimostrazione che la formula è quella giusta e la strada tracciata è positiva". Nel dettaglio per la gestione dei servizi igienici sono stati spesi 10mila euro, altri 5mila per il controllo delle infrazioni stradali, 58mila per la pulizia dei sentieri, la manutenzione del verde e gli stipendi al personale di accesso. Altri 27mila euro sono serviti per realizzare la recinzione di acciao amovibile che serve a proteggere il perimetro del parco. In tutto sono stati spesi 100mila euro, quasi la cifra che è stata ottenuta dalla vendita dei biglietti di accesso: 56mila euro ottenuti grazie a 18mila turisti, ai quali vanno aggiunti altri 14mila biglietti gratuiti distribuiti ai residenti. Gli incassi dei posteggi a pagamento hanno fruttato altri 30mila euro e la Comunità Montana della Valchiavenna ha riconosciuto 9mila euro per la gestione del parco.

"In tutto abbiamo incassato 95mila euro - conclude il primo cittadino - Gli oltre 30mila turisti sono stati accolti con gentilezza e professionalità dai ragazzi e dipendenti, inoltre ad ognuno di loro è stato distribuito materiale informativo su Piuro e sulla Valchiavenna in maniera impeccabile. Mi fa piacere che non solo i turisti, ma anche la popolazione locale sia tornata a frequentare le cascate". Una vittoria per Piuro e per l’intera Valmalenco