A Livigno stesse code del pre-Covid Bobbio e Chiesa, numeri da boom

Le piste da sci prese d’assalto e i gestori degli impianti gongolano. "Siamo partiti molto bene". La cabinovia che porta 160 persone alla volta sull’Alpe Palù e alla Cima Motta registra il pienone

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di Roberto Canali

Archiviato il Natale e in attesa di Capodanno, si può dire che è ufficialmente iniziata la settimana bianca nei comprensori sciistici della Lombardia, presi letteralmente d’assalto da migliaia di sciatori di giornata che si sono aggiunti a chi invece ha scelto di trascorrere un periodo di relax in quota.

Impressionanti le immagini catturate dai social di Livigno dove nella giornata di Santo Stefano di fronte agli impianti c’era una fila che non si vedeva almeno dalle stagioni pre-Covid.

"La stagione invernale è iniziata al meglio – spiega Luca Moretti, presidente e amministratore delegato di APT Livigno –: da quando hanno aperto gli impianti a inizio dicembre, sono molti i turisti italiani e internazionali che hanno scelto Livigno come destinazione per trascorrere le proprie vacanze e per divertirsi sulla neve, scegliendo tra le molte attività che si possono fare qui. Siamo contenti che Livigno sia tra le mete “top of mind“: questo ci rende molto orgogliosi e ci stimola a fare sempre meglio per offrire un’esperienza indimenticabile".

Nessuna sorpresa per il “Piccolo Tibet“ del Nord Italia che, secondo Holidu, portale per la prenotazione di case e appartamenti vacanza tra i più frequentati d’Europa, è la meta numero uno tra oltre una quarantina di località sciistiche selezionate in tutta Europa.

Sorridono anche in Valmalenco dove ha riaperto lo “Snow Eagle“, la mastodontica cabinovia in grado di portare ben 160 persone alla volta fino sull’Alpe Palù e la Cima Motta. All’epoca della sua costruzione, nel 1999, era la più grande al mondo per capienza, grazie alle due cabine in grado di trasportare contemporaneamente 320 persone la volta, in salita dal centro di Chiesa verso l’Alpe e in discesa; oggi è stata “detronizzata“, ma mantiene il primato di più grande funivia con cabine monopiano.

Dalla vigilia di Natale, quando l’impianto ha riaperto dopo uno stop che proseguiva ormai da sei mesi per alcuni interventi di manutenzione programmata, il comprensorio sciistico che conta oltre 50 chilometri di piste è stato letteralmente preso d’assalto.

E piste in versione “tutto esaurito“ anche nel comprensorio Ponte di Legno-Tonale, come in provincia di Lecco, ai Piani di Bobbio, dove i milanesi per concedersi una giornata sulla sci non hanno neppure bisogno di utilizzare l’auto, visto che si può arrivare comodamente in treno e poi prendere l’autobus fino alla partenza della cabinovia che porta in quota.

"La settimana bianca è partita bene – assicura Massimo Fossati, amministratore delegato di Itb, Imprese turistiche barziesi, a cui sono affidati piste e impianti di risalta dei Piani di Bobbio e Valtorta – in questi giorni abbiamo visto davvero tanta gente, a Santo Stefano c’erano almeno 5mila persone in pista. Grazie agli impianti nuovi abbiamo ridotto le code, dalla cabinovia si accede a una seggiovia nuova. Abbiamo 54 chilometri di piste e possiamo dire che siamo il campo scuola degli sciatori di Milano e provincia. Quest’anno ci sono anche tantissimi stranieri, molti dei quali orientali, che magari sono a Milano per lavoro e si concedono una giornata o un week-end sugli sci".

mail: roberto.canali@ilgiorno.net