Sondrio, 11 aprile 2014 - «L’istituto Fossati è uno dei centri di spaccio più attivi della Valtellina, sono le forze dell’ordine a dirlo, e molti studenti mi hanno confermato che gira cocaina e altra droga, e che si drogano anche in aula». Le pesanti accuse arrivano da una professoressa dell’istituto professionale sondriese, che ha inserito le dichiarazioni all’interno di una querela sporta ieri mattina ai carabinieri del capoluogo contro uno dei suoi studenti, che ha accusato di ingiurie. Nella denuncia l’insegnante di lingua inglese, 55enne originaria di Roma, Rosaria Anna Sabella, parla non solo delle ingiurie subite in classe, ma anche del fenomeno dello spaccio nella scuola. Una situazione ormai insostenibile e la donna ha deciso di farsi portavoce anche di diversi colleghi e denunciare tutto ai militari.

«Qualche giorno fa – racconta la professoressa, parlando inizialmente dell’episodio che l’ha spinta a querelare uno studente italiano 20enne che ancora frequenta la classe terza – sono entrata in classe e ho chiesto ai ragazzi di prestare attenzione. Buona parte di loro erano attenti e prendevano appunti, ma un ragazzo uruguayano mi ha detto di non voler ascoltare, si è messo la giacca e, zaino in spalla, è uscito dall’aula senza permesso. Il suo compagno di banco, R.G., 20 anni, si è rifiutato di prendere il libro e il quaderno e di seguire. Inizialmente ho tollerato il suo atteggiamento, come faccio da tempo, ma quando ha cominciato a storpiare le parole che scrivevo in inglese urlando parolacce l’ho invitato a uscire. Lui ha protestato e mentre mi accingevo a scrivere una nota disciplinare nel registro elettronico è uscito sbattendo la porta. Poi però è rientrato come un indemoniato, mi ha aggredito verbalmente e mi ha ingiuriato davanti agli altri studenti. Ho avuto davvero paura che mi mettesse le mani addosso».

Un episodio molto grave, ma non è tutto. Il 20enne, che stando a quanto afferma l’insegnante è già stato segnalato in Questura per sospetta attività di spaccio in classe e a scuola, avrebbe candidamente ammesso di «essersi appena fatto», e la stessa cosa avrebbe detto anche un altro compagno. E il fenomeno all’Istituto Fossati pare sia davvero grave. «Anche il ragazzo uruguayano è stato oggetto di un esposto presentato in Questura per sospette attività illecite legate alla diffusione e all’uso improprio di cocaina, come gli stessi compagni affermano – dichiara la prof Sabella - e l’istituto Fossati è stato definito dalle stesse forze dell’ordine “il centro di spaccio più attivo della Valtellina”».