di Michele Pusterla

Sondrio, 30 gennaio 2014 - È bufera giudiziaria sulla Motorizzazione provinciale di Sondrio, sita in via Europa, ma anche su alcune fra le più affermate agenzie assicurative e carrozzerie della Valtellina. La Procura di Sondrio ha dato mandato alla Polstrada di effettuare numerose perquisizioni per l’acquisizione di documentazione e hard-disk, oltre che alla Motorizzazione, in aziende e abitazioni private dei 6 indagati per ipotesi che vanno dalla corruzione al falso, come anticipato nell’edizione di ieri de «Il Giorno».

Lo precisiamo, a scanso di equivoci, che un’informazione di garanzia non equivale a un atto di colpevolezza per chi è il destinatario che ora ha tutte le possibilità per difendersi e chiarire la propria posizione. Che potrebbe benissimo venire archiviata in seguito.

Ma ecco l’elenco completo degli indagati: Marco Balgera, 62 anni, residente a Tresivio, funzionario di primo piano della Motorizzazione; Salvatore Pinna, 58 anni, originario di Sassari e residente a Berbenno, funzionario della Motorizzazione; Alberto Rovagnati, 61 anni, di Morbegno con la carrozzeria «Cavallini» ma con residenza ad Ardenno; Gerardo Magon, 49 anni, residenza a Tresivio, dell’agenzia «Unipol/Aurora assicurazioni-Stagni Assicurazioni» del capoluogo; Riccarda Meraviglia, 54 anni, originaria di Berbenno e con residenza a Buglio in Monte; Livio De Giovanetti, classe 1955, nativo di Morbegno e anch’egli residenza a Buglio in Monte.

Il sostituto procuratore Giacomo Puricelli, titolare dell’inchiesta avvolta dal massimo riserbo, ha disposto le perquisizioni degli uffici degli indagati della Motorizzazione; dei locali della carrozzeria «Cavallini» in via Stelvio a Morbegno e dei vicini uffici della «Rallyart Arl», di quelli dell’agenzia Apam di Morbegno in via Ninguarda e, per quanto concerne «Unipol/Aurora» nel capoluogo solo l’ufficio in uso a Magon. Oltre a personali e rispettive abitazioni e auto. Il magistrato ipotizza che, per falsi collaudi di veicoli con certificazione di superamento della revisione, i funzionari pubblici abbiano ottenuto somme di denaro o altre utilità, o ne accettavano la promessa di consegna. Rovagnati e Magon, in particolare, sono sospettati di aver fatto redigere atti pubblici falsi sempre in materia di revisione di vetture. «Truccate» anche le carte - sempre secondo l’ipotesi investigativa - relative alla «trasformazione d’uso di vari veicoli senza che per gli stessi fosse stato rilasciato il relativo nulla osta da parte della casa costruttrice». Fatti risalenti a settembre-ottobre scorsi.