di Francesca Nera

Valfurva, 25 agosto 2012 - Continua ad aggirarsi indisturbato fra i boschi dell’Alta Valtellina maestoso ed imponente: questa volta l’orso è stato avvistato a quota 2.880 metri in Val Zebrù, una delle vallate più belle del Parco Nazionale dello Stelvio, il regno dei grandi animali, dallo stambecco all’aquila reale. Più che sbigottite, le persone che hanno potuto vederlo, si dicono affascinate dalla sua magnificenza. «Vedere l’orso così da vicino mi ha davvero emozionato», confessa Michele Beriselli, titolare del rifugio Quinto Alpini. «Dopo 14 anni questa Valle riesce ancora a sorprendermi e vederlo qui mi fa pensare a quanto sono fortunato».

L’animale è infatti apparso l’altro giorno, intorno alle 16, a pochi metri dal rifugio d’alta montagna, proprio davanti agli occhi del titolare e di una decina di turisti ospiti della struttura. «Appena mi sono reso conto di trovarmi di fronte ad un orso - prosegue - ho preso la macchina fotografica e ho cominciato a seguirlo a distanza: dopo essere sceso dal ghiacciaio ha preso la via dei prati dirigendosi verso le cime dei Forni, in Alta Valfurva. Si muoveva molto rapidamente e credo fosse consapevole di essere osservato, tuttavia è sempre apparso molto calmo e tranquillo». «Noi rifugisti- aggiunge Elena Marinoni, compagna di Michele - siamo abituati a vedere ogni giorno animali stupendi come volpi, camosci ed ermellini, ma poter ammirare un orso così da vicino non è la stessa cosa. Vederlo immerso nel suo habitat, a stretto contatto con la natura è stata un’esperienza unica».

Una presenza insolita ma gradita e che, a detta di molti, costituisce una ricchezza per il territorio dell’Alta Valtellina. Ed è prioprio dalla consapevolezza del valore di questo esemplare che si aggira fra le vallate tra Bormio e Livigno che è recentemente partito un referendum per adottare l’orso. Un questionario per chiedere informazioni e contributi a difesa dell’animale sul territorio.